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A Milano arrivano i primi bus a guida assistita e che "parlano"

Bus dotati di guida assistita e di tecnologia che consente di "parlare" con le infrastrutture stradali: al via il progetto sulla linea 90/91 di Milano

Bus guida assistita Milano

A Milano arrivano i primi bus dotati di guida assistita e in grado di “parlare” ai semafori: questi mezzi di trasporto tech rappresentano una soluzione che aiuta i conducenti e al tempo stesso migliora il servizio offerto ai passeggeri.

Dopo i bus a guida autonoma di Torino, a Milano arrivano i Tech Bus: i primi filobus di Atm che possono comunicare con i semafori e con le varie infrastrutture della strada, creando un sistema più efficiente e sicuro. Il primo esemplare è impegnato sulla linea filoviaria 90/91: il mezzo è dotato di sensori intelligenti che utilizzando la comunicazione V21 (Vehicle to Infrastructure) consente al bus di dialogare costantemente con l’infrastruttura stradale durante l’intero percorso.

Milano: arrivano i bus che “parlano” con la strada

I bus tecnologici di Milano sono facilmente riconoscibili grazie a una livrea realizzata ad hoc con colori che rappresentano l’evoluzione tecnologica come l’indaco e il blu, uniti al verde della sostenibilità ambientale che sottolinea la natura green del mezzo di trasporto elettrico.

Un team di ricercatori, ingegneri e tecnici del progetto sviluppato nell’ambito del JRL, Joint Research Lab per la mobilità urbana, ha installato a bordo del filobus una sofisticata strumentazione che attraverso la rete 5G e le interfacce applicative IBM basate sulla piattaforma di integrazione aperta IBM Watson IoT, permette il dialogo e uno scambio continuo di informazioni tra il veicolo e le infrastrutture stradali.

Nel corso della prima fase del progetto l’obiettivo è quello di ottimizzare i processi della mobilità verso una guida assistita nella gestione dei semafori e degli incroci: in questo modo si migliora la regolarità e la frequenza della circolazione dei mezzi, così da rendere sempre più efficiente il servizio offerto ai passeggeri.

La tecnologia consente al conducente di sincronizzarsi con l’onda verde dei semafori, migliorando così il comfort dei passeggeri. Diversi algoritmi che elaborano immagini e video raccolte dai sensori lungo la strada, inoltre, segnalano la possibile presenza di ostacoli lungo il percorso o l’approssimarsi di persone al prossimo attraversamento pedonale, costituendo un ottimo strumento per districarsi nel traffico cittadino.

La linea scelta per la fase sperimentale è stata la 90/91 in quanto gran parte del suo percorso avviene attraverso la corsia preferenziale dedicata. Il progetto sviluppato dal Joint Research Lab punta a fornire al conducente informazioni aggiuntive per supportare la guida in sicurezza con una visibilità aumentata e anticipando eventuali criticità.