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La Milano del 2030 sarà più verde, inclusiva e internazionale

La trasformazione urbana dei sette ex scali ferroviari di Milano trasformerà il volto di Milano nei prossimi 10 anni

La Milano del 2030 sarà più verde, inclusiva e internazionale

Viaggiare nel tempo non è possibile, eppure possiamo conoscere, con una certa precisione, come sarà la città di Milano nel 2030 grazie ai progetti per la trasformazione e rigenerazione urbana che interesseranno ampie porzioni di territorio del capoluogo lombardo.

Senz’altro rivoluzionaria sarà la rimodulazione dei sette ex scali ferroviari milanesi, ovvero Farini, Freco Pirelli, Lambrate, Porta Romana, Rogoredo, Porta Genova e San Cristoforo. Una superificie vastissima, che comprende più di un milione di metri quadri di città.

Nel libro “Scali Milano. Progettare la trasformazione. Il ruolo di FS Sistemi Urbani“, edito da PPAN, vi sono raccolte numerose voci di architetti e urbanisti che sviscerano gli atti del percorso di trasformazione degli ex scali ferroviari nel pieno rispetto degli interessi generali della collettività.

La Milano del 2030 sarà più verde, inclusiva e internazionale

La pubblicazione è ideata per urbanisti, architetti, esperti del settore e cittadini. Può essere uno strumento per capire come fare urbanistica oggi, come avviare una negoziazione fra pubblico e privato e come sviluppare un progetto innovativo e di qualità sul medio e lungo periodo. Ma è anche una lente di ingrandimento sul futuro urbanistico di Milano che secondo le aspettative sarà più verde, inclusiva, connessa e internazionale.

Grazie all’accordo di programma sottoscritto dopo un confronto di più di dieci anni tra Comune di Milano, Regione Lombardia e Ferrovie dello Stato italiano, la città potrà contare su 675mila metri quadri di verde in più, ovvero il 65% delle aree che amplieranno il polmone verde della città, 200 mila metri quadri di connessioni ecologiche lungo i binari ferroviari e un punto di riferimento per migliorare le connessioni per gran parte dei comuni limitrofi.

Si tratta di una sfida urbanistica straordinaria che si concretizza in un lavoro di ricucitura territoriale tra centro e periferia e un’opportunità di crescita sostenibile ed equa. Milano nei prossimi 12 anni sarà più ecosostenibile, molto più verde e proiettata nel futuro, al passo con le grandi metropoli mondiali.