Le grotte italiane più suggestive e famose
Il fascino misterioso delle profondità del nostro Pianeta: ecco alcune tra le grotte più suggestive e famose d'Italia
In questo articolo vi proponiamo una selezione delle più visitate e conosciute, dal Piemonte al Friuli Venezia Giulia, dalla Puglia alla Sardegna.
Le Grotte di Bossea
Le Grotte di Bossea si trovano nel comune di Frabosa Soprana, in Piemonte. Non solo sono tra le grotte più suggestive d’Italia, ma furono anche una delle prime mete del turismo speleologico nel nostro Paese: infatti, sono state aperte al pubblico già nel 1874.
Il percorso all’interno di queste grotte carsiche è lungo circa 3 chilometri, tra andata e ritorno. L’itinerario passa sopra canyon scavati nella roccia e si sviluppa tra fiumi e laghi sotterranei, macigni ciclopici, colonne stalagmitiche e stalattiti… in un’atmosfera da fiaba!
Istituite a riserva naturale nel 2011 (in gestione all’Ente parchi del Marguareis), le Grotte di Bossea sono note anche per i numerosi resti paleontologici che vi sono stati scoperti. All’interno della Sala del Tempio, per esempio, è possibile vedere il grande scheletro di Ursus Speleo, il preistorico orso delle caverne.
La Grotta Gigante
Una delle più belle grotte italiane è la Grotta Gigante, famosa per essere la cavità turistica più grande del mondo. Questa grotta si trova nel Carso triestino, nel comune di Sgonico. Scoperta nel 1840, fu aperta al pubblico dopo quasi 70 anni, nel 1908. Come risultato dell’erosione dell’antica rete fluviale sotterranea, la Grotta Gigante è formata da un unico salone, che potrebbe contenere al suo interno la Basilica di San Pietro a Roma e per questo motivo è stata inserita nel Guinness dei primati.
Salendo la suggestiva scalinata in pietra di 360 gradini, è possibile ammirare la Grande Caverna anche dall’alto. La grotta è impreziosita da numerose stalattiti e stalagmiti, che crescono di 1 mm ogni 15-20 anni, di colore rossastro per via degli ossidi di ferro. La stalagmite più imponente è la Colonna Ruggero, alta 12 metri.
Le Grotte di Castellana
Queste grotte sorgono a pochissima distanza dal comune di Castellana, in provincia di Bari. Occorrono 2 ore per percorrere l’intero itinerario, lungo circa 3 chilometri. Si passa tra ambienti molto diversi tra loro per forma e dimensione, in cui si alternano colonne, cortine, cristalli, stalattiti e stalagmiti.
Queste grotte carsiche furono visitate per la prima volta nel 1938: fino ad allora i contadini locali conoscevano solo la grande voragine che apriva il cammino alla caverna centrale e che si pensava fosse la porta dell’Inferno! Non a caso, dal 2008, la caverna d’accesso fa da palcoscenico a una rappresentazione multimediale dell’Inferno di Dante, per tutta l’estate. L’ultima caverna, invece, viene chiamata la Grotta Bianca, per via del colore abbagliante del suo alabastro, ed è considerata la grotta più splendente del mondo.
Le Grotte di Frasassi
Sono tra le grotte più famose d’Italia e si trovano nel comune di Genga, nell’entroterra di Ancona. Dalla loro apertura, nel 1974, si stima che le abbiano visitate oltre 12 milioni di turisti. Grazie a 13 chilometri di gallerie e sentieri aperti agli speleologi, queste grotte offrono uno dei percorsi più suggestivi al mondo.
Le tappe più belle sono la Grande Grotta del vento, i laghetti sotterranei e le candide stalattiti calcaree, che si incontrano lungo il cammino (per esempio, nella Sala Bianca). La cavità più impressionante è l’Abisso Ancona, una caverna gigantesca, lunga 180 metri, larga 120 e alta 200.
Date la dimensioni, questa cavità potrebbe tranquillamente contenere al suo interno il Duomo di Milano! Oltre al percorso di visita turistico standard, è possibile scegliere tra due percorsi avventura di diversa difficoltà, guidati da speleologi esperti.
Le Grotte di Nettuno
Tra le grotte più suggestive d’Italia sorgono sulla costa della Sardegna, all’interno dell’area marina protetta di Capo Caccia. Si può accedere alle grotte prendendo il traghetto ad Alghero (da cui distano 24 chilometri), oppure a piedi, percorrendo la Escala del Cabirol (Scala del Capriolo): 656 scalini lungo la parete rocciosa del massiccio di Capo Caccia, a strapiombo sul mare.
Queste grotte furono scoperte nel XVIII secolo da un pescatore locale e da allora sono diventate un’importante attrazione turistica della zona. Nonostante le grotte siano lunghe circa 4 chilometri, solo poche centinaia di metri sono visitabili. Tra le tappe più belle c’è il Lago Lamarmora, un lago sotterraneo con al centro una colonna stalagmitica (l’Acquasantiera), la Sala dell’Organo e la Sala della Reggia.
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