Il lago di Lecco esiste? L’Istituto Geografico risolve il mistero
L'IGM ha fatto chiarezza sull'esistenza del Lago di Lecco dato che tempo, specialmente sui social media, si era aperto un dibattito in merito
Il lago di Como è senza dubbio uno dei laghi più conosciuti e apprezzati d’Italia. Questo specchio d’acqua, che si estende tra le montagne delle Alpi, è però al centro di un curioso dibattito: esiste anche il Lago di Lecco come entità? Negli ultimi tempi, questa domanda ha riacceso discussioni sui social media. A fornire una risposta definitiva ci ha pensato una fonte autorevole: l’Istituto Geografico Militare (IGM), che ha così tentato di eliminare ogni dubbio riguardo alla toponomastica di questo bacino.
Le dichiarazioni dell’Istituto Geografico Militare sul Lago di Lecco
Famoso per i suoi paesaggi mozzafiato, le ville storiche e per essere stato il set di numerosi film, il Lago di Como è anche il protagonista indiscusso di una delle opere letterarie italiane più celebri, I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni. Da tempo si è aperta una discussione sul fatto che il Lago di Como non sia un’unica entità ma che sia presente anche il Lago di Lecco. Il mistero del Lago di Lecco e la sua esistenza come nome ufficiale è stato finalmente chiarito da una recente dichiarazione dell’IGM. A parlare per l’Istituto Geografico Militare è stato il Tenente Colonnello Giuseppe Saponaro, capo della sezione per la pubblica informazione che è l’organo cartografico ufficiale dello Stato italiano. L’IGM ha chiarito come devono essere denominate le diverse zone del Lago di Como.
Secondo quanto affermato dal Tenente Colonnello Saponaro, la denominazione ufficiale del lago cambia a seconda della scala della mappa geografica utilizzata. Nelle carte a bassa scala, che offrono una visione più ampia, il lago viene indicato come Lago di Como (Lario), un termine che si riferisce all’intero bacino. Nelle carte a scala maggiore, invece, consente una visione più dettagliata e il lago viene suddiviso in diverse sezioni. Tra queste, il “Lago di Lecco” è riconosciuto ufficialmente come una parte separata del più grande Lago di Como, assieme ad altre aree come il “Laghetto di Piona”.
Le spiegazioni dell’ufficiale sono state riprese da ‘Lecco Today’: “Le norme toponomastiche dell’Istituto geografico militare prevedono che, nelle carte a piccola scala (dunque, con minor dettaglio), l’intero invaso naturale in argomento sia indicato come ‘Lago di Como (Lario)’, mentre, nelle carte a scale maggiori (con maggiore dettaglio), siano distinti i vari specchi d’acqua che lo compongono, riportando anche le denominazioni dei rispettivi rami, tra cui il lago di ‘Lecco’ e il ‘Laghetto di Piona’”.
Le norme toponomastiche dell’Istituto Geografico Militare, quindi, fanno una netta distinzione tra l’intero invaso, che prende il nome di “Lago di Como”, e i vari rami, tra cui il più famoso è appunto il “Lago di Lecco”. Quest’ultimo, pur essendo una parte del più ampio Lago di Como, ha una sua identità che merita di essere riconosciuta nelle carte più dettagliate.
Le polemiche sui social sulla dicitura “Lago di Lecco”
Nonostante la chiarezza fornita dall’IGM, il dibattito sul Lago di Lecco continua a essere vivo, soprattutto sui social media. La discussione ha preso piede dopo che una cartolina storica pubblicata dalla pagina Lecco Channel su Facebook ha suscitato numerosi commenti. La cartolina, che riproduce una mappa del bacino del Lago di Como, ha messo in evidenza le distinzioni toponomastiche utilizzate nelle carte geografiche alimentando la discussione. Da un lato c’è chi sostiene la validità del termine “Lago di Lecco” dall’altro chi ritiene che sia un nome improprio, poiché il ramo orientale del Lago, dove si trova Lecco, è considerato parte integrante del Lago di Como stesso.
In questo contesto, c’è anche chi ha citato mappe più antiche come quelle realizzate da geografi e cartografi rinascimentali. Uno degli esempi più famosi è la mappa del “Theatrum Orbis Terrarum” di Abraham Ortelius, pubblicata nel 1573. Qui il lago viene descritto come un’unica entità. Inoltre, sempre ‘Lecco Today’ riporta come alcuni storici ritengano che il termine “Lago di Lecco” abbia avuto una forte diffusione popolare, soprattutto tra i residenti, ma che non abbia mai avuto una piena legittimazione nella cartografia ufficiale.
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