Isola di Vivara: l'oasi naturalistica presto visitabile
Rimosso il cancello di accesso al ponte che collega Vivara a Procida. Turisti e cittadini pronti a godersi la passeggiata panoramica entro l'estate
Da questa estate, l’isola di Vivara potrebbe tornare di nuovo visitabile.
Oasi naturalistica protetta, questo scrigno di biodiversità incastonato tra Procida e la punta orientale dell’isola d’Ischia, festeggia finalmente la rimozione del cancello di accesso al promontorio di Santa Margherita dopo 40 anni. Ciò vuol dire che cittadini e turisti potranno transitare liberamente sul ponte sospeso a venti metri dall’acqua, che collega Vivara a Procida.
Ad annunciarlo è stato Antonio Carannante, assessore procidano con delega alla riserva naturale, sul suo profilo Facebook. Fino ad oggi, l’ingresso all’isola di Vivara è stato interdetto, dato che non era possibile accedere al ponte che la collega a Procida.
La struttura in metallo, lunga 360 metri, è stata costruita nel 1957 dall’Acquedotto Campano, per portare l’acqua dalla terraferma ad Ischia. Da tempo, il Comune di Procida cerca di rendere il ponte agibile per il passaggio pedonale. Per garantirne la messa in sicurezza, è stata aumentata l’altezza della ringhiera di oltre dieci centimetri.
“La struttura del parapetto laterale, in ferro zincato, è realizzata con una griglia stretta, senza alcun rischio per i più piccoli”, fa sapere l’assessore Carannante. Lo step più importante è, però, la rimozione definitiva del cancello a via Santa Margherita, che chiudeva il passaggio procidano sul sentiero verso Vivara.
“Finalmente apriamo a tutti almeno il ponte – ha commentato entusiasta Carannante – una bella passeggiata, panoramica e sicura, sul mare: il cancello sarà spostato all’ingresso della riserva naturale”.
Ora, il Comitato di gestione della Riserva ed il Comune di Procida uniranno le forze per rendere agibili i sentieri dell’isolotto, nella speranza di restituire finalmente Vivara alla comunità e ai turisti entro l’estate.
Posta all’estremità nordoccidentale del Golfo di Napoli, tra le isole di Procida e Ischia, Vivara è stata dichiarata Riserva Naturale Statale nonché Sito di Importanza Comunitaria e Zona di Protezione Speciale.
L’isolotto flegreo è entrato anche nel Guinness dei Primati, grazie al ponte tibetano di corda più lungo del mondo, costruito tra il promontorio di Santa Margherita e Vivara. Lungo 362 metri, la struttura venne realizzata tra il 2 e il 10 luglio del 2001, utilizzando 40 tubi Innocenti, 40 morsetti, 34 picchetti di un metro e mezzo, 2500 metri di corda, 500 m di cavi d’acciaio, una trivella ed un verricello. Un’operazione condotta con il solo uso di strumenti naturali, senza carrucole od oggetti meccanici, per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sullo stato di degrado del vero ponte che unisce l’isola di Procida all’isolotto di Vivara.
Nel 2013 venne firmato un protocollo d’intesa tra il Comune di Procida e il Comitato di Gestione, che consentì l’accesso ai turisti durante le festività pasquali, dopo ben 11 anni dalla chiusura del ponte al pubblico.
Ora, con la rimozione del cancello di accesso al promontorio di Santa Margherita, Vivara è pronta a svelare il suo grande patrimonio naturale a chiunque non veda l’ora di avventurarsi per quest’oasi naturalistica d’incontaminata bellezza. Si spera già dal prossimo agosto.
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