Incendio al Parco Archeologico di Segesta: la situazione
Incendi in Sicilia, le fiamme arrivano a lambire il Tempio dorico del Parco Archeologico di Segesta: il rogo “causato da una mano criminale”
Secondo le autorità, il peggio è stato evitato grazie a un’attenta programmazione: i roghi che hanno devastato la Sicilia, causando in due giorni oltre 60 milioni di euro di danni, non hanno risparmiato neanche il Parco Archeologico di Segesta.
Per fortuna, informa la Regione Siciliana, “da una prima ricognizione è stato possibile verificare che non sussistono danni ai siti monumentali”. Si sta anzi già lavorando affinché gli effetti del terribile incendio, che sembra essere frutto di un gesto criminale, non compromettano l’imminente stagione teatrale.
Incendi in Sicilia: la situazione al Parco Archeologico di Segesta
I roghi che stanno devastando la Sicilia non hanno risparmiato neanche il Parco Archeologico di Segesta: le fiamme hanno distrutto le staccionate, la copertura in legno delle case rupestri e i servizi igienici del Parco.
“Il punto di ristoro, il corpo di guardia e il deposito vicino al tempio, il blocco dei bagni nei pressi dell’antiquarium e la tettoia delle case rupestri”, afferma l’assessore ai Beni culturali e all’identità siciliana Francesco Paolo Scarpinato, “risultano completamente distrutti”.
“Quasi tutta la staccionata protettiva della strada che conduce al teatro e le recinzioni di sicurezza sono stati ridotti in cenere”, continua Scarpinato, ”così come i cavi elettrici e i corpi illuminanti nei pressi del teatro”.
Il rogo ha interessato anche la zona del tempio, danneggiando il locale adibito alla vendita di souvenir e distruggendo le casette in legno dei custodi, che a SkyTg24 raccontano di “un inferno di pochi minuti”, in cui si è avuto appena il tempo per fuggire e mettersi in salvo.
Schifani: “Il tempio, il teatro e la casa del Navarca illesi”
Il patrimonio del Parco Archeologico di Segesta, scelto anche come location per l’ultimo capitolo della saga di Indiana Jones, non ha riportato danni: “Da una prima ricognizione”, afferma il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, “è stato possibile verificare che non sussistono danni ai siti monumentali: il tempio, il teatro e la casa del Navarca sono rimasti illesi”.
Secondo le autorità, il rogo che ha rischiato di distruggere l’immenso patrimonio storico-culturale conservato a Segesta “è stato causato da una mano criminale”: “Si tratta di un gesto gravissimo che va condannato con forza”, ha commentato Schifani, “perché ha messo a rischio l’incolumità di chi vive nelle zone limitrofe e ha recato un grave danno al nostro inestimabile patrimonio storico-artistico”.
Intanto, mentre la Regione Siciliana ha richiesto al Governo il riconoscimento dello stato di emergenza per gli incendi e l’eccezionale ondata di calore che sta sconvolgendo la regione, la Prefettura di Trapani ha attivato il Centro Coordinamento Soccorsi per far fronte ai numerosi allarmi che arrivano dal territorio.
Roghi in Sicilia: migliaia le persone evacuate
Secondo il report elaborato dal Corpo forestale della Regione, si legge in una nota dell’Ente, “i roghi in Sicilia sono stati 338” e hanno interessato “oltre tremila ettari di terreno”.
La conta dei danni è ingente: ci sono “centinaia gli edifici distrutti o danneggiati, le infrastrutture e gli impianti di servizi generali (viari, elettrici, telefonici, fognari e di rifiuti)”, continua la nota, “migliaia le persone evacuate, anche solo precauzionalmente, di cui un centinaio non può rientrare nelle abitazioni e necessita di sistemazioni alternative”. Il 24 luglio 2023 non è stato un “Good Monday” per tutti, insomma.
La situazione al Parco Archeologico di Segesta però sembra sotto controllo: “Grazie a un’attenta programmazione e alle recenti opere di pulitura, scerbatura e potatura abbiamo evitato il peggio”, afferma l’assessore Scarpinato. “Ci stiamo attivando per un’ulteriore e attenta ricognizione dei danni anche nell’ottica di porre in sicurezza i percorsi di visita e non compromettere l’imminente stagione teatrale”.
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