Guerre spaziali: l'Italia compra un satellite da 300 milioni
L'Italia ha deciso di acquistare un satellite nell'ambito della spesa per armamenti e mezzi a uso militare: ok da parte della Commissione Difesa
L’Italia ha deciso di acquistare un satellite da 300 milioni di euro da mandare in orbita per garantire il funzionamento della rete Sicral, strategica per le comunicazioni della difesa e delle attività riservate o emergenziali in caso di guerra o catastrofe naturale.
Il Governo italiano acquista un satellite da 300 milioni di euro
Secondo quanto si legge su ‘La Repubblica’, la decisione del Governo serve per correre ai ripari al fine di prevenire attacchi alla rete italiana. Il precedente satellite italiano è ormai in disarmo e quello che inizialmente si prevedeva di mandare in orbita con tecnologie all’avanguardia non sarà pronto prima del 2026.
Nel frattempo il Governo è corso ai ripari perché l’Italia rischia di perdere lo slot a lei dedicato qualora non riuscisse a inviare un satellite in tempi brevi: una soluzione accelerata anche dai possibili attacchi alla rete italiana e della Nato.
Davanti alla Commissione Difesa della Camera dei Deputati è arrivata la richiesta di parere per l’acquisto di un satellite nell’ambito della spesa per armamenti e mezzi a uso militare. Nella relazione degli uffici di Montecitorio si legge:
“Il programma in esame denominato Resilienza del sistema satellitare per le telecomunicazioni governative (Sicral) riguarda lo sviluppo e la messa in operazioni di un satellite geostazionario. Il reorbiting del 2021 del satellite Sicral 1 ha innescato una fase di conto alla rovescia di 3 anni per l’occupazione del suo slot, oltre ai quali decadono i diritti all’utilizzo assegnati dall’International telecomunication union all’Italia. Questi tempi sono incompatibili con lo sviluppo del satellite Sicral 3 designato a occupare lo spazio dal 2026″.
Il via libera da parte della Commissione Difesa
La spesa prevista è di 300 milioni di euro e la Commissione Difesa, con a capo il presidente Nino Minardo, ha dato parere favorevole: il nuovo satellite dovrà entrare in orbita entro il 2025. Lo stesso Minardo, a tal proposito, ha dichiarato:
“Il progetto oltre a soddisfare le esigenze strategico-operative della Difesa, è funzionale anche a quelle di sicurezza nazionale qualora gli assetti di telecomunicazioni ordinari siano compromessi – si legge su ‘La Repubblica’ – è chiaro che anche in vista della realizzazione del nuovo sistema di telecomunicazioni satellitari sicure Sicral 3 bisognerà affrontare il tema della protezione dei nostri satelliti a causa di un evidente aumento delle minacce nello spazio che mirano proprio a spegnere i nostri satelliti e quelli dei nostri alleati”.
Sempre in Commissione Difesa, già all’inizio della legislatura del Governo di Giorga Meloni, eletta una delle donne più potenti al mondo dalla rivista Forbes, è stato dato il via libera a spese militari per più di 12 miliardi di euro. In programma ci sarebbe anche l’acquisto di nuovi carri armati Leopard 2, missili Lockheed Martin e due fregate navali Frem di nuova generazione.
L’acquisizione di un nuovo satellite geostazionario da parte del Governo italiano è resa necessaria per affrontare in tempi rapidi la fine del ciclo operativo del satellite attualmente in orbita Sicral-1B e al tempo stesso per garantire la continuità nell’occupazione delle posizioni di interesse nazionale in orbita geostazionaria, il tutto in attesa del satellite Sicral 3 che secondo i programmi dovrebbe arrivare nel 2026.
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