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Briatore sfida i ristoranti stellati e apre nuovi Crazy Pizza

Flavio Briatore critica i ristoranti stellati e punta su Crazy Pizza con nuove aperture internazionali con l'obiettivo di offrire esperienze diverse

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Valentina Alfarano

Valentina Alfarano

Editor & Coach Letterario

Lavorare con le storie è la mia missione! Specializzata in storytelling di viaggi, lavoro come editor di narrativa e coach di scrittura creativa.

Flavio Briatore critica i ristoranti stellati e lancia nuovi Crazy Pizza

Con la sua catena Crazy Pizza, Flavio Briatore ha voluto distaccarsi dall’approccio dei ristoranti stellati, preferendo un’esperienza più informale, dove il divertimento e il senso di comunità sono al centro.

Secondo quanto riportato dall’imprenditore stesso, questo concept avrebbe già trovato successo in diverse città del mondo, tanto da portarlo ad aprire una nuova sede a New York.

Perché per Briatore Crazy Pizza è meglio dei ristoranti stellati

Flavio Briatore ha espresso il suo punto di vista sul mondo dei ristoranti stellati in risposta alla recente decisione della Guida Michelin di non includere le pizzerie tra i locali premiati con le ambite stelle: nonostante la popolarità della pizza e la crescente attenzione verso questo piatto in tutto il mondo, infatti, la guida non ha conferito alcun “macaron” ai locali che la offrono.

Interpellato a tal proposito durante la sua intervista per ‘Cook’, l’imprenditore ha dichiarato di non essere interessato al riconoscimento della Guida Michelin per i suoi locali. “L’unica volta che andai in un ristorante con la stella Michelin ricordo la noia di stare seduti al tavolo cinque ore”, volendo evidenziare, con le sue parole, le differenze tra l’atmosfera dei ristoranti stellati e quella delle sue pizzerie.

La sua visione di “good times”, come lui stesso lo definisce, è quella di un ambiente dove i clienti possano divertirsi e sentirsi a proprio agio: ”Noi creiamo atmosfera, garantisco che se il cliente va in uno stellato e in un ‘Crazy Pizza’ della stessa città si ricorda più del Crazy che dello stellato perché la pizza è un piatto povero, ma piace a tutti, mentre molti ristoranti stellati hanno una manipolazione talmente alta del prodotto che non sai neanche che cosa mangi”, ha dichiarato.

L’affermazione chiave di Flavio Briatore resta che “Le stelle per noi sono i nostri clienti e per adesso ci va bene così”, una dichiarazione che riflette l’intento di non lasciarsi condizionare dai riconoscimenti formali.

Nuove aperture per Crazy Pizza: dove apriranno le pizzerie di Briatore

A fine ottobre, Briatore ha inaugurato una nuova sede di Crazy Pizza a Soho, New York, insieme alla socia Heidi Klum. L’apertura, spiegata da Briatore come parte di una strategia di espansione internazionale, segue un accurato studio del mercato locale.

L’imprenditore ha spiegato che prima di lanciare il locale negli Stati Uniti, lui e il suo team hanno voluto essere sicuri di offrire una pizza che rispecchiasse gli standard della catena. “Se mangi una pizza al ‘Crazy Pizza’ di New York dev’essere uguale a quella che trovi in Sardegna, a Monaco o a Dubai”.

La sua idea alla base del Crazy Pizza è quella di una pizzeria che diventi un punto d’incontro vivace e coinvolgente. “Il nostro concetto di Crazy Pizza è un posto in cui fare serata, dove divertirsi, con un dj a disposizione”, ha dichiarato l’imprenditore, sottolineando come l’approccio abbia attirato l’attenzione dei media e dei clienti già nei primi giorni di apertura a New York, dove la nuova sede ha registrato prenotazioni complete fino a fine novembre.

Anche a Napoli, la capitale della pizza, Briatore ha lanciato una sede a settembre, “Napoli è stata la prova regina, perché è la città della pizza per antonomasia e noi siamo pieni anche lì, questo ci rende orgogliosi”.

Briatore ha dichiarato di avere piani ambiziosi per il futuro: “Credo che a fine 2025 arriveremo ad avere 55-60 Crazy Pizza nel mondo”, includendo nuove aperture in località come la Puglia in Italia, ma anche l’Albania, Belgrado e Saint-Tropez. Il brand ha raggiunto più di 25 milioni di euro di ricavi nel 2023, e l’imprenditore ha già dichiarato che l’obiettivo di fatturato per il 2024 è di oltre 45 milioni di euro.