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La Royal Family restaura un ex opificio a Firenze?

Un ex opificio specializzato in lana e non più in attività dagli anni '60 necessita di un restauro: tra gli interessati c'è la Royal Family

Gualchiere di Remole, il Principe Carlo interessato al RestauroFirenze non è solo la culla del Rinascimento; la splendida città italiana custodisce anche tesori che necessitano di restauro. Le Gualchiere di Remole, hanno necessità di un intervento e dopo un sopralluogo “riservato” sembrerebbe spuntare tra gli interessati una persona di spicco appartenente alla Corona Inglese.

Si occuperà la Royal Family del restauro della struttura posizionata sull’Arno?

Il Regno Unito interessato alle Gualchiere

Tra gli interessati al restauro delle Gualchiere di Remole a Firenze c’è il Principe Carlo. L’opificio trecentesco a Ripoli, ha attirato l’attenzione del futuro regnante inglese che ha chiesto di essere informato sull’immobile.

Attualmente di proprietà del comune fiorentino giace in stato di rovina e ha sicuramente bisogno di un intervento importante. A testimoniare l’interesse del membro della Royal Family è il sopralluogo di Elizabeth Nobrega Tsakiroglou che ha visitato ciò che resta delle Gualchiere.

La presidente della fondazione Nobrega e dell’Istituto internazionale delle conoscenze tradizionali si è dimostrata da tempo interessata all’opificio di origine antica; proprio qui in passato venivano lavorate le lane inglesi utilizzate dalla Casa Reale.

La professionista si è presentata anche a nome del Principe Carlo confermando il suo interesse alla promozione del restauro dell’immobile, ritenendolo un monumento storico e culturale importante non solo per l’Italia ma anche per gli UK.

Perché il Principe Carlo è interessato?

La presidente della fondazione Nobrega e dell’Istituto internazionale delle conoscenze tradizionali Elizabeth Nobrega Tsakiroglou ha effettuato un sopralluogo presso le Gualchiere a nome del Principe Carlo per confermare il suo interesse verso il futuro dell’ex opificio.

La Casa Reale un tempo ha usufruito del lavoro di questa antica fabbrica che si occupava di gualcare le lane inglese più pregiate; promuoverne il restauro significa conservare un pezzo di storia industriale e in modo particolare di quella relativa alla lavorazione della lana; rimaste in attività fino agli anni ’60 si sono poi trasformate in un borgo residenziale per arrivare ad oggi ad aver bisogno di un intervento di restauro.

A coinvolgere la famiglia reale è stata l’intuizione di un gruppo di studenti dell’istituto superiore Da Vinci che hanno inviato una cartolina in cui raccontavano l’antico legame tra l’Inghilterra e l’opificio che necessita di restauro. Dopo questo episodio si sono susseguite diverse aste, tutte non andate a buon fine ed è stato proprio il sindaco Dario Nardella in persona a scrivere al Principe Carlo chiedendo di creare una squadra anglo-americana per trovare una soluzione.

 Il futuro delle Gualchiere

L’ex opificio, di interesse per la famiglia reale inglese, avrà un futuro. L’idea è quello di renderlo un monumento aperto al pubblico o un polo della cultura che possa parlare di artigianato e ambiente. La fondazione Nobrega, dopo il sopralluogo, si è dichiarata interessata al progetto e ha messo a disposizione dei fondi per l’istituzione di un museo.

Oltre a ciò, sono state messe a disposizione alcune borse di studio internazionale per la ricerca; il loro impegno è tale da aver dichiarato l’interesse a donare anche una collezione di oggetti d’arte tra cui alcuni manufatti di Michael Carrington. Una dimostrazione tangibile di interesse per il progetto da parte del Principe Carlo, della signora Nobrega con la sua associazione e da parte dell’Inghilterra.