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Firenze, l'oltraggio alla scalinata che porta in cima al Duomo

Oltraggio alla scalinata che porta in cima al Duomo di Firenze dove alcuni turisti hanno fatto i propri bisogni: due episodi nel giro di una settimana

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Silvio Frantellizzi

Silvio Frantellizzi

Giornalista

Giornalista pubblicista. Da oltre dieci anni si occupa di informazione sul web, scrivendo di sport, attualità, cronaca, motori, spettacolo e videogame.

Duomo di Firenze

Un vero e proprio oltraggio è andato in scena a Firenze, dove alcuni turisti hanno fatto i propri bisogni sulla scalinata che porta al Duomo: atto di inciviltà che si è ripetuto in due occasioni durante l’ultima settimana del mese di giugno del 2024.

Firenze e l’oltraggio alla scalinata del Duomo

Come riferito da ‘Repubblica’, alcuni turisti incuranti di tutto hanno pensato di fare i propri bisogni sulla scalinata che consente di arrivare in cima al Duomo, dove la bellezza del Brunelleschi va a fondersi con i dipinti del Vasari e di Federico Zuccari.

Il tremendo atto di inciviltà nei confronti del patrimonio artistico del capoluogo toscano si è ripetuto due volte nel giro di una settimana: protagonisti alcuni turisti stranieri che avevano raggiunto Firenze per visitare le sue bellezze ma, evidentemente, sono poco propensi a rispettare la sacralità del luogo e anche le più semplici regole di comportamento.

Verso le ore 9.30 di giovedì 27 giugno 2024, proprio nel pieno del secondo slot di visitatori intenti a salire la scalinata per ammirare la Cupola del Brunelleschi, una donna di nazionalità inglese accompagnata da due amiche ha avuto la “brillante” idea di espletare i propri bisogni fisiologici sulle scalinate che portano al secondo ballatoio.

Successivamente, come se non fosse successo nulla, la turista inglese ha terminato tranquillamente la sua visita: in seguito è toccato ai dipendenti dell’Opera del Duomo pulire, un’operazione effettuata nel minor tempo possibile così da evitare che altri turisti potessero accorgersi dell’oltraggioso gesto compiuto da chi li precedeva.

L’ultima settimana di giugno era iniziata nel peggiore dei modi a Firenze, città che vanta due dei musei più visitati al mondo: nella giornata di lunedì, durante la festa per il patrono San Giovanni, c’era stato un gesto analogo a quello della turista inglese.

Anche in quel caso è avvenuto tutto di mattina, in uno dei primi slot aperti ai visitatori del Duomo di Firenze: un turista ha fatto i propri bisogni in un angolo accanto all’uscita dalla cima della cupola, pensando bene di coprire il tutto con della carta. Un gesto di inciviltà inaudita che ha chiamato in causa l’Opera del Duomo, intervenuta prontamente.

Inciviltà: un problema all’ordine del giorno

I due episodi deplorevoli, accaduti nel giro di pochi giorni, hanno fatto tornare alla ribalta un problema serio per Firenze e in generale per le città d’arte italiane: quello relativo alla gestione dei turisti che tra maleducazione verso il personale e totale mancanza di rispetto delle regole, mettono a repentaglio il patrimonio artistico e culturale del Paese.

A Firenze i casi di inciviltà, vandalismo e maleducazione nei confronti delle opere d’arte non mancano: nell’agosto del 2023, per esempio, il Corridoio Vasariano è stato deturpato con graffiti, spingendo il direttore artistico della Galleria degli Uffizi a chiedere severe conseguenze legali nei confronti dei responsabili.

Qualche mese prima, a marzo, il sindaco Nardella è intervenuto insieme a due agenti della Polizia Municipale per bloccare alcuni attivisti che stavano spruzzando una tinta arancione idrosolubile sul muro di Palazzo Vecchio. Il primo cittadino di Firenze, una delle città italiane preferite dai turisti stranieri, si trovava poco distante da Palazzo Vecchio per un sopralluogo su alcuni restauri.