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FAI: la top ten dei luoghi del cuore

Parchi archeologici, negozi sotto sfratto, palazzi moreschi tra le colline toscane: ecco i luoghi del cuore scelti dagli italiani

I luoghi del cuore scolpiscono emozioni nell’animo degli italiani. Sono tanti, a volte inediti. D’altronde il patrimonio paesaggistico e architettonico italiano è sterminato e  le meraviglie nascoste sotto una spessa coltre di oblio o di abbandono sono innumerevoli.

Per riscoprirne il valore ed esaltarne le potenzialità, il FAI, il Fondo Ambientale Italiano, ha rinnovato ancora una volta il consueto appuntamento con l’apprezzato censimento che, ogni due anni, promuove l’educazione per l’amore e la conoscenza del patrimonio artistico, storico e ambientale del nostro Paese. Soprattutto di quei tasselli di bellezza spesso ignorati, in attesa di una valorizzazione che possa strappare le eccellenze del Paese alla dimenticanza.

Come è già successo con il primo classificato di quest’anno, il Castello di Sammezzano di Regello, in provincia di Firenze. Una vittoria che non sorprende. Impossibile non rimanere sbigottiti di fronte a un complesso architettonico unico, che fonde il suadente paesaggio delle colline della Toscana con un’architettura orientaleggiante. La struttura attinge a piene mani da pregevolissime suggestioni moresche. La particolare amalgama di stili è frutto della volontà di Ferdinando Panciatichi Ximenes, discendente dei Medici. Volle ristrutturare il Castello secondo il gusto moresco, una peculiarità che ha convinto 50.141 persone a votare per il caratteristico maniero incastonato nel panorama toscano.

Conquista il secondo posto, con 47.319 voti, il Complesso monumentale di Santa tonece di Bosco Marengo, nella provincia di Alessandria, un altro esempio di meraviglia in stato di abbandono. Al terzo posto le incantevoli Grotte di Caglieron di Fregona nella provincia di Treviso. C’è spazio anche per le rovine archeologiche di Capo Colonna a Crotone. Il Parco archeologico è stato selezionato da 31.223 voti. Al quinto posto il bel negozio della ditta Guenzati di Milano. La bottega, fondata nel lontano 1768, è uno dei negozi più antichi d’Italia. Specializzato in accessori per abbigliamento e tessuti anglosassoni, il negozio corre il rischio di lasciare la sua sede storica, eventualità che ha mobilitato l’affetto di oltre 30.000 persone per impedire che un importante tassello venga estirpato dalla storia di Milano.

Man mano che la classifica scorre, non manca di portare in evidenza preziosi gioielli quasi sconosciuti della nostra Penisola. Ponti, conventi, edifici militari, aree archeologiche si susseguono. Al sesto posto, con 29.735 voti, c’è il Convento di San Nicola di Almenno San Salvatore, della provincia di Bergamo. Al settimo posto la Tonnara del Secco, storico stabilimento per la lavorazione del tonno di San Vito lo Capo, in provincia di Trapani, oggi purtroppo in stato d’abbandono.

Nel comune di Canosa di Puglia, strappa l’ottavo posto il Ponte Romano Antico sull’Ofanto, struttura di epoca romana che rappresentava un importantissimo snodo viario. Un altro piccolo capolavoro di ingegneria militare, purtroppo in preda al degrado, è il Forte San Felice del comune di Chioggia, in provincia di Venezia che si stabilizza al nono posto della classifica Fai con 25.122 voti. Recuperato agli inizi degli anni ’30, l’importante Anfiteatro di Lucera di Foggia si piazza al decimo posto con 23.619 voti.

Sono tanti gli italiani che hanno dato il proprio contributo per individuare i più bei luoghi d’Italia per l’ottava edizione de “I luoghi del cuore”. Almeno 1 milione e mezzo sono i voti raccolti per un’iniziativa che si rinnova fin dal 2003, in collaborazione con Intesa San Paolo, per strappare queste perle italiane all’oblio.

 

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