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Il Coronavirus rischia di far sparire l'arte del vetro di Murano

Scatta un nuovo allarme dovuto all'emergenza Coronavirus: la millenaria arte del vetro di Murano, autentica eccellenza italiana, rischia di sparire

Il Coronavirus rischia di far sparire l'arte del vetro di Murano

La pandemia di Covid-19 ha messo in ginocchio il turismo e molte attività in Italia. Tra queste ce n’è una, in particolare, che rischia di sparire dopo oltre mille anni: è l’arte del vetro di Murano.

A causa, prima, dell’acqua granda a Venezia e, poi, dell’emergenza Coronavirus, le vendite sono precipitate e molte botteghe hanno deciso di non riaprire, anche e soprattutto per gli alti costi di gestione impossibili da coprire al momento. Si pensi che, per tenere accesa una fornace, solo di gas si pagano 5 mila euro al mese.

In passato, l’arte del vetro di Murano, con le sue 6 mila fornaci, dava da mangiare a ben 10 mila famiglie. Negli anni novanta sono crollate a 1500. Ora ne restano 600. Almeno sulla carta sono 150 le aziende ancora in attività, ma quelle con forno proprio sono meno della metà.

Prima della pandemia di Coronavirus, il giro d’affari era pari a 140 milioni di euro lordi all’anno, ma ora il calo tocca l’85%. Secondo i vetrai, se entro 2 mesi gli ordini non ripartiranno, l’arte del vetro di Murano, dopo oltre mille anni, potrebbe davvero estinguersi.

Nel corso degli anni, oltre alle emergenze, dall’acqua granda al Covid-19, altri fattori hanno contribuito al declino dell’arte del vetro di Murano. Tra questi spiccano il cambio del gusto, il crollo della capacità di spesa, la concorrenza globale e la falsificazione. Molti oggetti spacciati come vetro di Murano, infatti, sarebbero in realtà di provenienza asiatica e est-europea, dove la produzione ha costi molto inferiori. I pezzi unici creati sull’isola di Murano, invece, costano migliaia di euro ma ormai lo scontrino medio delle botteghe si ferma a 16 euro.

L’arte del vetro di Murano è stata inserita recentemente tra le eccellenze italiane da riscoprire durante l’estate 2020. A giudicare dall’allarme lanciato dai vetrai, però, questo appello non è stato ancora accolto.

Nei fornaci e nei laboratori aperti al pubblico è possibile ammirare i maestri all’opera, mentre cioè sono impegnati a lavorare la pasta di sabbia con fuoco e aria. Inoltre, si può visitare il Museo del Vetro, all’interno dell’antico Palazzo dei Vescovi di Torcello, che custodisce la storia autentica dell’arte vetraria dell’isola di Murano.