Comune di Milano: c'è il sì al nuovo stadio, ma a due condizioni
Il Comune di Milano ha approvato un documento che dice sì alla costruzione del nuovo stadio di Inter e Milan, ponendo due condizioni da rispettare
Nuovo stadio di Milano: il Consiglio Comunale ha dato il via libera, approvando l’ordine del giorno che pone nuove condizioni al Milan e all’Inter per la costruzione dell’impianto.
Nuovo stadio di Milano: sì del Comune
Con 27 voti favorevoli, 14 contrari e un astenuto, è stato approvato il documento che pone nuove condizioni ai due club, desiderosi ormai da anni di avere una nuova casa. Il documento approvato nel Consiglio Comunale di Milano che si è tenuto nella giornata di giovedì 22 dicembre 2022, invita il sindaco e la giunta a garantire una serie di condizioni, tra cui la natura popolare di accesso allo stadio, considerando un aumento della capienza.
Nella costruzione del nuovo impianto, dunque, bisognerà tenere una particolare attenzione verso i settori con biglietti a basso posto, più accessibili a tutti: una condizione diversa rispetto a quanto proposto dalle squadre. Per raggiungere questo obiettivo, la capienza ottimale del nuovo stadio è di 70.000 posti.
Inter e Milan, inoltre, dovranno prevedere un consistente aumento della superficie di verde fruibile rispetto alla situazione attuale: le zone verdi dovranno rappresentare almeno il 50% della superficie totale dell’area oggetto di intervento.
Per costruire il nuovo stadio, bisognerà anche finanziare un piano di interventi con importo superiore a quanto proposto inizialmente: l’obiettivo è quello di riuscire a destinare una quota pari ad almeno 40 milioni di euro per dare attuazione a progetti ricadenti sui quartieri limitrofi e non sull’area oggetto della trasformazione. Tale quota andrà reperita attraverso una definizione di oneri di urbanizzazione non direttamente assorbiti all’interno del progetto dello stadio.
Il futuro dello stadio San Siro: la situazione
Quanto approvato nel corso del Consiglio Comunale di Milano rappresenta un passo in avanti importante per consentire a Inter e Milan, due delle squadre più tifate in Italia, di avere un nuovo stadio. Nel frattempo, però, continua il dibattito su San Siro, tra chi è intenzionato a demolirlo e chi si batte per salvaguardarlo.
Vittorio Sgarbi si sta battendo per “salvare” lo stadio San Siro: il sottosegretario alla Cultura ha dichiarato apertamente di essere pronto a preparare un vincolo per tutelare il mitico impianto dedicato a Giuseppe Meazza, qualora servisse per evitare di abbatterlo.
Nel corso di una lunga intervista rilasciata al quotidiano Repubblica, Sgarbi ha spiegato che il vincolo avrà valore di tutela storico-relazionale e sarà in linea con l’articolo 10 del Codice dei Beni Culturali: una soluzione che a detta sua serve per salvaguardare un monumento di alto valore simbolico, in quanto memoria storica non solo per i tifosi dell’Inter e del Milan, ma per tutta la città di Milano.
Bisognerà attendere per capire se il nuovo stadio di Inter e Milan verrà costruito ex novo al posto di San Siro, che nel caso sarebbe abbattuto, oppure altrove: a tal proposito non si escludono location alternative a Milano, come per esempio Segrate, Sesto San Giovanni oppure San Donato.
Ciò che al momento sembra sicuro è l’addio al progetto del nuovo stadio San Siro presentato dallo studio Populous e ispirato al Duomo di Milano. L’architetto Boeri, intanto, ha rilanciato il suo progetto dello “stadio-bosco” per un impianto sostenibile, verde e perfetto per le famiglie.
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