Allarme, il clima sconvolgerà l'Italia: gli effetti su 6 città
L'emergenza clima è destinata a sconvolgere l'Italia: un report svela gli effetti dei cambiamenti climatici in 6 città italiane, da Roma a Milano
L’emergenza clima continua a tenere banco nell’agenda politica internazionale, ma le previsioni per il futuro non appaiono delle più rosee. Il rapporto “Analisi del Rischio. I cambiamenti climatici in sei città italiane“, realizzato dal Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (Cmcc), ha illustrato lo scenario futuro nel caso in cui (e non sarebbe neanche lo scenario peggiore) si verifichi un aumento di temperatura pari a due gradi centigradi.
Quali città sono state scelte e perché
Le città scelte sono Bologna, Milano, Napoli, Roma, Torino e Venezia. Donatella Spano, dell’Università di Sassari, che ha curato il rapporto, ha spiegato la decisione a ‘La Repubblica’: “Abbiamo scelto queste 6 città perché sono simboliche e tra loro diverse. Ai 2 gradi in più è probabile che ci arriveremo e bisognerà lavorare non poco per non superare quella soglia. Per il 2100, se non si interviene, potremmo toccare i 6”.
Emergenza clima: le previsioni per le città italiane
Lo studio del Cmcc ha analizzato la situazione del clima negli ultimi 30 anni nelle 6 città italiane prese in considerazione e lo scenario futuro intermedio.
- Bologna
A Bologna, negli ultimi 30 anni, si è registrata una temperatura con una significativa tendenza di crescita. Nello specifico, si è osservata una serie di anni caldi dal 2014 al 2020 (anno in cui si è registrato un record di +0,9% rispetto alla media). In particolare, poi, è risultato in crescita l’indicatore delle notti tropicali (quando la temperatura non scende mai al di sotto dei 20 gradi).
Con un aumento di temperatura media di 2°C a fine XXI rispetto al secolo precedente, a Bologna si attende un aumento di mortalità associata a elevate temperature (+ 3,2% con aumento di temperatura di 1°C), l’aggravarsi degli eventi estremi di precipitazione e un aumento di frequenza e intensità degli allagamenti.
- Milano
A Milano, negli ultimi 30 anni, si è registrata una temperatura con tendenza significativa di crescita. Gli anni più caldi sono stati il 2020 e il 2018 (+0,9°C rispetto alla media). Spicca, anche in questo caso, il dato in crescita delle notti tropicali. Si è rilevata, inoltre, una lieve diminuzione del numero consecutivo di giorni senza pioggia.
Con un aumento di temperatura media pari a 2°C, a Milano si attende un aumento di giorni molto caldi (negli ultimi 50 anni sono già cresciuti del 45%). Ci si aspetta, inoltre, l’aggravarsi di eventi estremi di precipitazione e un aumento in frequenza e intensità degli episodi di allagamento.
- Napoli
A Napoli, negli ultimi 30 anni, si è registrata una serie di anni caldi dal 2014 al 2020 (record di +0,9°C). In particolare, si sono verificate notti tropicali e giorni molto caldi con temperatura massime sopra i 30°C. Buono, invece, è risultato il trend delle precipitazioni annuali.
Con un aumento di temperatura media pari a 2°C, a Napoli sono previsti 50 giorni l’anno di ondate di calore in più rispetto a oggi. Ci si attende che le piogge molto intense che, fino a ora, si sono verificate ogni 10 anni, potrebbero accadere ogni 4 anni.
- Roma
A Roma, dal 2011, si è registrata una serie consecutiva di anni più caldi, con notti tropicali e un aumento delle precipitazioni massime giornaliere.
La Capitale ha già diversi giorni molto caldi e in futuro, con un aumento di temperatura media pari a 2°C, ci si attende un ulteriore aumento di 28 giorni di caldo l’anno. Ci si aspetta, inoltre, che i rischi legati agli eventi estremi di precipitazione (in particolare allagamenti) si aggravino con i cambiamenti climatici.
- Torino
La città di Torino è stata interessata da una serie di anni caldi dal 2014 al 2020 (i più caldi sono stati il 2017, 2019 e il 2020, con un +0,9°C rispetto alla media degli ultimi 30 anni). In particolare, nella città piemontese si è registrata una crescita delle notti tropicali.
Con un aumento di temperatura media pari a 2°C è atteso un incremento del numero di giorni molto caldi (+28 l’anno a fine secolo rispetto a oggi) e un aumento dei massimi annuali di precipitazione, con episodi di allagamento più frequenti e intensi.
- Venezia
A Venezia, negli ultimi 30 anni, si è registrata una serie di anni caldi dal 2014 al 2020 (anni più caldi 2014 e 2018) e una crescita delle notti tropicali e dei giorni con le massime sopra i 30°C.
Con un aumento di temperatura media pari a 2°C ci si attende un incremento di giorni molto caldi, con ulteriori complicazioni in termini di alluvioni e allagamenti, provocati da mareggiate e decorsi ostacolati dal fenomeno dell’acqua alta.
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