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Un'alga cinese è stata trovata nel porto di Gioia Tauro

Una nuova alga di origini cinese è stata rivenuta nel Porto di Gioia Tauro, probabilmente è giunta sino a lì con le acque di zavorra delle navi

Un'alga cinese è stata trovata nel porto di Gioia Tauro

Diverse analisi hanno confermato che nel porto di Gioia Tauro è stata rinvenuta una nuova microalga di origine cinese. La sua presenza verrà segnalata al Ministero ed è in corso una ricerca scientifica su questo organismo.

Nuova alga cinese nel Mediterraneo

L’Arpacal (Agenzia Regionale Protezione Ambientale Calabria) ha scoperto nelle acque attorno al Porto di Gioia Tauro un’alga aliena che avrebbe origini cinesi in particolar modo dal sud della Cina. La crisi climatica e l’innalzamento delle temperature delle acque marine ha portato l’introduzione di molte specie aliene, spesso tipiche dei paesi tropicali. Per questo l’Arpacal sta conducendo delle ricerche nelle acque italiane al fine di individuare e studiare le specie nuove che ora popolano queste acque.

È in questo contesto che è stata scoperta questa nuova alga che sarebbe originaria della Cina e molto probabilmente è giunta sino a noi con le acque di zavorra delle navi. Gioia Tauro, cittadina calabrese affacciata sul Mar Tirreno ospita uno dei più importanti porti italiani che accoglie ogni giorno navi da tutto il mondo.

Nelle scorse settimane in Italia si è più volte parlato di alghe. Prima in Puglia dove l’alga tossica Ostreopsis ovata, un microrganismo unicellulare che vive sui fondali rocciosi, produce tossine pericolose per l’uomo. In questo caso l’ARPA monitora la situazione e se necessario dirama l’allarme. La stessa alga è stata ritrovata anche nelle acque della città di Genova dove l’ARPAL ha individuato una fioritura algale abbondante.

Un altro caso di alghe anomale ha coinvolto il fiume Po dove nelle acque è stata evidenziata la presenza di un’alga aliena, particolarmente infestante. L’alga in questione è nota come Elodea nuttallii ed è originaria del Nord America. Questa rende difficoltosa le pesca e anche la navigazione. L’alga trovata nelle acque del Porto di Gioia Tauro, invece, sebbene sia un organismo alieno non sembra essere pericoloso per l’uomo.

Le parole degli esperti sull’alga cinese

Il biologo Emilio Cellini, che dirige il Centro Regionale Strategia Marina dell’Arpacal, ha affermato che la presenza di quest’alga non dovrebbe destare preoccupazione. Ecco le sue parole riportate dalla Gazzetta del Sud “Queste specie arrivano attraverso il canale di Suez, nelle acque di zavorra delle navi, ma se dovessero trovare ambienti favorevoli per il loro sviluppo, chiaramente aumenterebbero in concentrazione, entrando in competizione con altre specie, ma questi processi richiedono molto tempo».

La competizione tra le specie è un fenomeno molto diffuso e purtroppo non facile da spiegare. Solitamente sia nel mondo animale che in quello vegetale si parla di competizione interspecifica, quando competono organismi di specie diverse, mentre si dice competizione intraspecifica, se la competizione avviene all’interno della stessa specie. La competizione tra organismi un processo che richiede spesso molto tempo, anche migliaia di anni.

Un ottimo esempio di questo fenomeno è quello della vongola verace. Non tutti sanno che la vongola verace che troviamo ora nelle nostre tavole è in realtà originaria delle Filippine. Ecco il fatto spiegato da Emilio Cellini: “Per esempio, la vongola verace, la ‘Tapes philippinarum’, e il nome la dice lunga, proveniente dalle Filippine, è in realtà la vongola ‘veracè che troviamo oggi in tutti i nostri piatti, perché ha soppiantato la vongola che era tipica del Mediterraneo”.