Alla Valle dei Templi di Agrigento scoperta una casa "restaurata"
Eccezionale scoperta nel Parco Archeologico della Valle dei Templi di Agrigento. Nel sito siciliano è stata riportata alla luce una casa già “restaurata” tra il III e il II secolo avanti Cristo, con una serie di straordinarie pitture parietali e una pavimentazione in cocciopesto e a mosaico perfettamente integra, parte di un’abitazione situata nel cosiddetto quartiere ellenistico-romano. La casa era crollata oppure era stata demolita, ma le macerie accumulate hanno “salvato” i mosaici e i pavimenti realizzati in stile pompeiano.
Eccezionale scoperta alla Valle dei Templi: i dettagli
La scoperta è avvenuta nel corso della sesta campagna di scavo condotta dall’Università di Bologna nel Quartiere ellenistico-romano di Agrigento, la stessa zona dove è stato scoperto il teatro. Si tratta di un progetto di ricerca avviato in collaborazione con il Parco Archeologico, con la direzione di Giuseppe Lepore del Dipartimento di Beni culturali del Campus di Ravenna.
Il team dell’Università di Bologna, durante le indagini, ha posto particolare attenzione alla Casa III M e proprio questa abitazione ha restituito un contesto che gli archeologi ritengono sia di altissimo valore scientifico, con pavimenti e pitture in perfetto stato di conservazione.
Il professor Giuseppe Lepore, in alcune dichiarazioni riportate da ‘Ansa’, ha spiegato che “si tratta di una scoperta unica nel suo genere. Questa casa è stata ristrutturata, assieme al resto del quartiere, tra la fine del III e gli inizi del II secolo avanti Cristo ed è stata dotata di un complesso sistema di pitture parietali e di pavimenti in cocciopesto e in mosaico, articolati addirittura su 2 piani. Ben presto, però, forse già nella prima età imperiale, la casa crolla (oppure viene demolita intenzionalmente), cosa che ha determinato il suo straordinario stato di conservazione visto che le macerie hanno ‘protetto’ il pavimento”.
L’abitazione, estesa per circa 400 metri quadrati, ha una monumentale pastàs (ossia uno spazio porticato), da cui si accede ai 3 vani principali disposti sul lato nord. Nell’ambiente centrale è stato scoperto, al piano terra, il pavimento in cocciopesto con inserti di pietre colorate che formano una decorazione a meandro. Le macerie hanno permesso la conservazione di numerose porzioni del pavimento del piano superiore (un mosaico policromo sempre con motivo a meandro) e le relative pitture parietali, “in stile pompeiano”.
L’assessore regionale ai Beni culturali Alberto Samonà ha commentato: “Continua la magnifica ‘stagione’ archeologica della Sicilia che non finisce di riservarci sorprese straordinarie come questa: una casa che sembra uscita da un restauro per quanto è perfettamente conservata. A dimostrazione che la politica del Governo indirizzata a far ripartire gli scavi in tutte e 9 le province siciliane, va nella giusta direzione. Riportare alla luce le testimonianze del passato ci dà la possibilità di costruire il futuro della Sicilia”.
Questo il commento dell’architetto Roberto Sciarratta, direttore della Valle dei Templi: “Speriamo possano continuare le ricerche: il Quartiere ellenistico-romano deve diventare un punto di forza del nuovo percorso che stiamo allestendo nel Parco archeologico, che collegherà la Collina dei Templi direttamente con le terrazze superiori della città antica. I lavori dell’Università di Bologna, di cui condividiamo gli obiettivi, si inseriscono pienamente nella programmazione del Parco, volto ad ampliare l’offerta culturale e a comunicare al meglio il proprio patrimonio”.
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