A Reggio Calabria, il più bel chilometro d'Italia
Celebrato anche da D'Annunzio, il Lungomare Falcomatà è uno dei luoghi più suggestivi d'Italia. Da qui si assiste al "miraggio della fata Morgana"
Gabriele D’Annunzio lo definì “il più bel chilometro d’Italia”. Il poeta si riferiva al Lungomare Falcomatà (in realtà lungo circa 1,7 km), uno dei luoghi più affascinanti del centro storico di Reggio Calabria, che occupa l’area costiera compresa tra il porto e il Fortino a Mare.
Intitolato all’ex sindaco Italo Falcomatà, protagonista della “Primavera di Reggio”, il lungo viale alberato offre a residenti e turisti piacevoli passeggiate e tramonti favolosi, accarezzati dalla brezza marina e circondati da piante tropicali e sub-tropicali ultracentenarie.
Il passo si fa leggero e lo sguardo lo segue nel mosaico di scalinate, resti archeologici, fontane e monumenti commemorativi, come il Monumento ai Caduti di tutte le guerre, con la statua della Vittoria Alata. Ma ci sono anche gli splendidi edifici in stile liberty, tra cui spiccano Palazzo Zani, sede della Facoltà di Giurisprudenza, Palazzo Spinelli e Villa Genoese Zerbi, fino a pochi anni fa trasformata in un polo culturale della città di Reggio, nonché sede espositiva delle mostre della Biennale di Venezia nel Mezzogiorno d’Italia.
Ricostruito dopo il terremoto del 1908, su progetto di Pietro De Nava e successivamente rimodernato, tra 1994 e il 2000, con il sistema di passeggiate a più livelli, il Lungomare Falcomatà si è arricchito, nel 2007, di tre sculture di Rabarama, figure umanoidi spesso colorate e ricoperte da simboli e lettere, che nell’intenzione della famosa scultrice romana dovevano suscitare “un momento di stupore all’interno di un percorso quotidiano”.
I lavori per la riqualificazione del Lungomare sono una delle principali opere del periodo di rinascita di Reggio Calabria. Oggi, il chilometro celebrato da uno dei poeti più importanti del ‘900 si presenta come una fusione incredibilmente suggestiva tra le zone vecchie e nuove, che formano uno dei più ampi spazi pubblici europei.
Altra costruzione di incredibile suggestione è l’Arena dello Stretto, intitolata al senatore Ciccio Franco: un anfiteatro di moderna costruzione, concepito a imitazione degli antichi teatri greci. Qui si svolgono alcuni degli eventi musicali, teatrali e cinematografici più importanti della città. Inoltre, dall’Arena si può godere di una splendida vista panoramica dello Stretto.
Quando il cielo è terso, osservando la sponda siciliana e il profilo disegnato all’orizzonte da Messina e dall’Etna, si può assistere al “miraggio della fata Morgana”, interessante fenomeno ottico visibile solo dalla costa calabra, per cui la Sicilia, riflessa nel mare, sembra così vicina da poterla toccare.
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