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Il "tacco d'Italia" si sgretola: allarme a Punta Ristola a Leuca

Il "tacco d'Italia" è più corto di circa un metro: cosa è successo a Punta Ristola, promontorio a Santa Maria di Leuca, punto più a sud della Puglia

Il “tacco d’Italia” è più corto di circa un metro: l’allarme è scattato a Punta Ristola, il promontorio dove si trova la baia di Santa Maria di Leuca, punto più a sud della Puglia. Ma cosa è successo? Si è staccato un pezzo di costone roccioso di circa un metro. Il Comune di Castrignano del Capo sta monitorando la situazione e nei prossimi giorni sono previste delle verifiche sul posto.

Le parole del sindaco dopo l’allarme lanciato a Punta Ristola

Il ‘Corriere della Sera’ riporta le dichiarazioni del sindaco di Castrignano del Capo Francesco Petracca, che, a proposito di quanto accaduto a Punta Ristola, ha detto: “È stata la gente del posto, i pescatori, ad accorgersi del pezzo di costone mancante. È difficile, al momento, quantificare il danno perché, a causa delle avverse condizioni meteomarine, non è stato possibile effettuare una ricognizione del luogo, che provvederemo a fare la prossima settimana con la Capitaneria di porto. A occhio e croce la lesione riportata sarà di circa un metro, calcolando la zona bianca visibile dove era posizionato lo scoglio”.

Perché il “tacco d’Italia” è più corto di un metro

Lo stesso ‘Corriere della Sera’ attribuisce allo scontro con un veliero il distaccamento di una porzione del costone roccioso a Punta Ristola. La barca è finita sulla costa nella notte tra martedì 2 e mercoledì 3 maggio: l’imbarcazione, alla deriva, è stata scaraventata con violenza dal mare in burrasca contro il tratto di costa più a sud della Puglia.

Sul posto è intervenuta anche una motovedetta della Capitaneria di porto di Gallipoli, allo scopo di effettuare una eventuale operazione di soccorso, ma i militati hanno scoperto che a bordo del veliero non c’era più nessuno. Una delle ipotesi, definita probabile, è che l’imbarcazione possa essere stata utilizzata per il trasporto di immigrati.

Santa Maria di Leuca, De Finibus Terrae

La zona di Santa Maria di Leuca, tappa imperdibile in un tour del Salento, è conosciuta da tempo come “De Finibus Terrae” (“ai confini della terra”). È qui che si trova il punto più a sud della regione. In passato si riteneva che la punta del tacco d’Italia fosse Punta Meliso, dove si celebra l’incontro tra Ionio e Adriatico, ma è stato poi accertato che è invece Punta Ristola, cioè proprio il luogo in cui è avvenuto il distacco di una porzione del costone di roccia.

Punta Meliso e Punta Ristola sono i due promontori che racchiudono la baia di Santa Maria di Leuca. Si tratta di due penisole rocciose che protendono verso il mare. Punta Ristola, nello specifico, è il promontorio che protende verso ovest, in direzione di Gallipoli, e rappresenta il primo belvedere sul mare della Puglia che si può incontrare se si arriva a Marina di Leuca da Torre Vado-Gallipoli.

Proprio ai piedi di Punta Ristola si trovano i reperti archeologici di Grotta Porcinara, antico luogo di culto Messapico, poi Greco e Romano. In quest’area è presente anche la Grotta del Diavolo, celebre per la sua profondità e per i reperti trovati al suo interno. Ma non è tutto: da Punta Ristola è possibile anche ammirare le Tre Porte, il luogo più iconico (e fotografato) di Leuca.