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Sul sentiero con i tacchi: esplode la polemica a Braies

La foto di una donna impegnata a fare un'escursione indossando delle scarpe col tacco è diventata virale sul web e ha scatenato un'accesa polemica

Braies

A Braies, in Alto Adige, è scoppiata una nuova polemica: la foto di una donna intenta a percorrere un sentiero indossando scarpe con i tacchi è diventata virale sul web innescando una polemica che ha coinvolto anche il sindaco di Braies Friedrich Mittermair.

La foto e le polemiche

Non è la prima volta che a Braies scoppia una polemica sui turisti: prima il “turismo da selfie” sul set di ‘Un passo dal cielo’ e poi la decisione di rendere il lago di Braies accessibile solo su “prenotazione” avevano scatenato vibranti dibattiti; ora, però, a scatenare la nuova polemica è stata una foto.

Lo scatto diventato virale sul web, in assenza di conferme definitive sui tempi e sul luogo in cui è stata scattata, sembrerebbe far riferimento a un’escursione a Braies, lungo il percorso da Ponticello a malga Stolla. La sua circolazione in Rete ha riaperto il dibattito sui turisti che affrontano i tracciati di montagna (e, in alcuni casi, addirittura sentieri attrezzati o ferrate) indossando abbigliamento tutt’altro che “tecnico”.

Le dichiarazioni del sindaco di Braies Friedrich Mittermair

Interpellato sulla questione, anche il sindaco di Braies Friedrich Mittermair ha espresso la sua opinione. Queste le sue parole, riportate da ‘altoadige.it’: “Non ho visto questa foto, ma in fatto di frequentatori della montagna se ne sono viste e ne ho viste di ogni genere. La foto può essere vera. Tra la gente, Tra i turisti che arrivano in montagna ce ne sono di quelli che si inoltrano anche in quota con scarpe con i tacchi o altre calzature o indumenti non adatti all’ambiente e alle caratteristiche del sentiero. Se questa foto fosse vera, non mi stupirei più di tanto, purtroppo”.

Friedrich Mittermai ha poi aggiunto: “Posso dire che, di fronte a casi simili, verrebbe da essere d’accordo con chi invoca una certa severità verso questi escursionisti. Se, per esempio, un’escursionista in tacchi fosse malauguratamente vittima di un incidente in montagna, verrebbe da dire che il costo degli interventi di soccorso di cui dovesse aver bisogno o una parte di quel costo si potrebbe valutare di addebitarglielo”.

Le dichiarazioni di Tania Cappellari

Anche Tania Cappellari, consigliera nella Comunità comprensoriale Val Pusteria, è intervenuto nel dibattito: “La montagna merita rispetto, comportamenti e abbigliamento adeguati. A contribuire a questi episodi è la facilità con cui si raggiungono oggi molte località di montagna. Non c’è da stupirsi che il turista non comprenda la pericolosità nell’indossare, per esempio, scarpe inadeguate”.

La consigliera nella Comunità comprensoriale Val Pusteria Tania Cappellari ha poi detto: “Ritengo che sia da incoscienti dilettarsi in avventure senza conoscere la montagna e i suoi pericoli e sono l’incoscienza e la superficialità a mettere a repentaglio non solo la propria vita ma anche quella dei soccorritori. È doveroso richiedere il rimborso delle spese sostenute, elicottero compreso, in caso di intervento non dovuto a una vera e propria emergenza. Non è accettabile e giustificabile che i mezzi di soccorso vengano impiegati per futili motivi e magari proprio in queste circostanze risultino non disponibili immediatamente per rispondere a un’emergenza”.