La Russia rivuole i capolavori d'arte prestati all'Italia
La Russia chiede indietro le opere d’arte in mostra in Italia. Il Mic sospende l’anno incrociato dei musei Italia-Russia e sostiene gli artisti ucraini
Tiziano, Kandinskij, Picasso e i pittori che raccontarono il Grand Tour in Italia tra Settecento e Ottocento: sono molte le opere attualmente in mostra in Italia colpite dal provvedimento arrivato dalla Russia.
Il Museo Ermitage di San Pietroburgo ha richiesto la restituzione delle opere d’arte in prestito presso i musei italiani, dal Tiziano in mostra a Palazzo Reale alle opere di Kandinskij esposte a Rovigo.
Le opere da restituire alla Russia
La richiesta dell’Ermitage ha raggiunto le istituzioni italiane nella serata di lunedì 7 Marzo: le opere in prestito all’Italia devono rientrare in Russia entro la fine del mese.
A dover tornare a San Pietroburgo, tra gli altri, la Giovane donna con cappello piumato di Tiziano, in mostra a Palazzo Reale a Milano nell’ambito dell’esposizione “Tiziano e la figura della donna veneziana nel ‘500”.
La grande mostra milanese dedicata all’immagine della donna nella pittura del maestro veneziano e dei suoi contemporanei più celebri è stata inaugurata il 23 Febbraio e sarà visitabile fino al 5 Giugno.
L’esposizione di Palazzo Reale perde un dipinto importante: la Giovane donna con cappello piumato è uno dei pochi ritratti a raffigurare la modella che donò in seguito le sembianze alla più nota Venere di Urbino, dipinta nel 1538.
Il provvedimento russo colpisce anche le Gallerie d’Italia di Milano, dove è in corso l’esposizione “Grand Tour. Sogno d’Italia da Venezia a Pompei”. In mostra a Milano fino al 27 Marzo dipinti, sculture, oggetti d’arte, provenienti da importanti collezioni nazionali ed estere, tra cui 25 opere in prestito dall’Ermitage di San Pietroburgo.
A dover lasciare i nostri musei anche la Giovane donna di Pablo Picasso, per la prima volta esposta in Italia presso la Fondazione Alda Fendi, a Roma. Colpita dal provvedimento anche la grande esposizione dedicata a Kandinskij a Palazzo Roverella di Rovigo, inaugurata il 26 Febbraio, che dovrà restituire diverse opere dell’artista russo.
La risposta del Ministro Franceschini
La risposta del Ministero della Cultura arriva tramite una circolare in cui si dispone con effetto immediato la sospensione di tutte le attività relative all’iniziativa “Anno incrociato dei musei Italia-Russia”.
L’importante iniziativa di scambio tra Italia e Russia è stata anticipata lo scorso anno da una grande mostra dedicata, proprio dall’Ermitage, a Raffaello Sanzio in occasione delle celebrazioni per i 500 anni dalla morte dell’artista italiano.
Il 2022 avrebbe visto continuare la collaborazione tra istituzioni museali russe ed italiane avviata nel 2021; tra le iniziative previste, oltre all’arrivo di molte altre opere nei nostri musei, anche le prime mostre di Alberto Burri e Leonardo da Vinci in Russia.
“Mi pare evidente che quando un proprietario chiede la restituzione delle proprie opere queste debbano essere restituite“, ha dichiarato il Ministro della Cultura Dario Franceschini intervenendo all’inaugurazione della mostra “Ukraine: Short Stories”, al Maxxi di Roma fino al 20 Marzo.
Franceschini ha espresso il pieno sostegno del Ministero al padiglione dell’Ucraina alla Biennale ed ha dichiarato di voler proporre, alla riunione del 1 Aprile dei Ministri della Cultura europei, “un’iniziativa collettiva di sostegno alla cultura e agli artisti ucraini”.
Nel frattempo, si legge nella circolare del Ministero, vengono sospese “tutte le attività di promozione culturale istituzionale di codesti Istituti e Direzioni regionali Musei con la Federazione Russa”, patrocini e collaborazioni incluse.
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