Ristoranti italiani, esplode il caso "blind menu": la polemica
Agustina Gandulfo, modella e compagna del calciatore Lautaro Martinez, ha aperto una polemica contro la pratica del blind menu nei ristoranti italiani
Una cena galante, di assoluto livello per quanto riguarda il cibo, è andata di “traverso” alla modella e fashion blogger Agustina Gandulfo, compagna dell’attaccante argentino dell’Inter Lautaro Martinez. Il motivo? Il cosiddetto “blind menu“.
Blind menu: la polemica di Agustina Gandulfo
Agustina Gandulfo, sui social network, dopo la cena in un ristorante nel centro di Milano, si è lamentata così: “Lo sapevate che in Italia in diversi ristoranti non mettono i prezzi sul menu che danno alle donne? E se volessi pagare io? Sono indignata“. Poi ha aggiunto: “La cosa peggiore è che giustificano ciò dicendo che accade solo nei ristoranti di un certo livello. E quindi le donne non possono pagare se si tratta di una cena più costosa?”.
Cos’è il Blind menu
Il cosiddetto “blind menu” è un menu senza prezzi, che in alcuni ristoranti viene portato a chi è ospite di un altro commensale. Come ha accusato Agustina Gandulfo, però, quest’usanza verrebbe riservata alle donne, a prescindere da chi effettua la prenotazione.
Le reazioni dei ristoratori italiani
‘La Repubblica’ ha intervistato alcuni ristoratori italiani sulla questione. Rossella Cerea, del ristorante 3 stelle Michelin “Da Vittorio” a Brusaporto, ha commentato: “È bene chiarire che non si tratta di un menu per donne, ma di un menu di cortesia per gli ospiti. Chi è stato invitato non vede i prezzi dei piatti, nella stessa logica di quando si porta un regalo a degli amici e stiamo ben attenti a che il negoziante tolga il prezzo. Sarebbe poco elegante”. Poi, però, ha aggiunto: “Sicuramente se a tavola c’è una coppia, da nostra abitudine diamo il blind menu alla signora. Non vuole certo essere un atto di discriminazione. Casomai, è una forma di galanteria, una sorta di eredità cavalleresca, con cui si raccomanda alla signora di godersi la cena, l’atmosfera e il buon cibo, senza preoccuparsi delle questioni più prosaiche. Da donna, non l’ho mai visto come una deminutio“. L’ulteriore precisazione: “In alcuni casi si porta anche agli uomini. Per esempio, ci sono clienti che invitano degli amici ed è chiaro che a pagare sarà chi ha organizzato l’incontro, che ha prenotato”. E ancora: “Nell’ultimo anno abbiamo notato che tante donne storcono un il naso. Proprio indispettite magari no, ma stupite e incuriosite, specialmente se non italiane”.
Questo il pensiero di Alessandro Pipero, patron del ristorante Pipero a Roma, una stella Michelin, al 34° posto della guida “50 Top Italy 2022”: “Da quando ho aperto il mio locale l’ho subito abolito. Rientra in quelle che si chiamano carinerie per signore, ma non trovo nulla di carino se chi lo riceve non si sente alla pari. Diventa una forma di mancanza di rispetto. In ogni caso è anacronistico“. Alessandro Pipero ha poi aggiunto: “Una volta se al tavolo da due c’erano un uomo e una donna, era una cena romantica. Ora al ristorante possono andare un fratello e una sorella, un amico e un’amica, una datrice di lavoro col suo dipendente. Non è più così scontato che sia lui a pagare”. E infine: “Quand’anche la donna fosse ospite dell’uomo con cui è a cena fuori, perché mai non dovrebbe avere la possibilità di regolarsi, di decidere se farlo spendere più o meno?”.
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