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Prete influencer contro l'albero di Natale a Verona: la polemica

La polemica sull'albero di Natale fucsia a Verona, criticato da don Ambrogio Mazzai, ha acceso dibattito sui social e coinvolto diverse personalità

Pubblicato:

Valentina Alfarano

Valentina Alfarano

Editor & Coach Letterario

Lavorare con le storie è la mia missione! Specializzata in storytelling di viaggi, lavoro come editor di narrativa e coach di scrittura creativa.

Don Ambrogio Mazzai critica l'albero di Natale a Verona

A Verona, l’installazione di un albero di Natale fucsia davanti a una chiesa ha scatenato una polemica sui social, portata avanti da don Ambrogio Mazzai, sacerdote e influencer con migliaia di follower, un volto noto della rete. Il dibattito ha preso piede a partire da un post pubblicato su Instagram, in cui il giovane prete ha criticato apertamente l’opera, suscitando un’ondata di reazioni. Ma perché l’intervento di don Ambrogio ha fatto tanto scalpore?

Don Mazzai e l’albero fucsia: come è nata la polemica

Don Ambrogio, 31 anni, parroco a Verona, ha scelto di utilizzare il suo profilo Instagram per commentare la presenza dell’albero. Posizionato nei pressi della chiesa dello Spirito Santo, è stato al centro di critiche legate al suo colore sgargiante e al suo distacco dal contesto del luogo accanto al quale sorge e della tradizione natalizia in generale.

Con un’immagine dell’installazione alle spalle, ha definito l’opera un “pistolotto fucsia”, coinvolgendo i suoi numerosi follower attraverso un sondaggio dal tono ironico per raccogliere le diverse opinioni.

Tra le opzioni proposte nel sondaggio, alcune sembrano riflettere commenti ricevuti dal pubblico: “All’amministrazione piace spargere soldi pubblici”, “Troppa frociaggine in Comune”, “Un’opera d’arte” e “Inquinamento ambientale”. Le opzioni hanno suscitato critiche, in particolare per il linguaggio ritenuto offensivo, dando origine a un acceso dibattito sia online che offline.

Nel video pubblicato sui social, don Ambrogio ha poi aggiunto ulteriori dettagli sull’albero, sottolineando due caratteristiche: “Si illumina al buio” e “è stato realizzato con i soldi delle nostre utenze”.  Infine, don Mazzai ha chiuso il video con un suggerimento: “Consiglio sempre di realizzare un bel presepio, che è un modo molto bello per prepararsi al Natale”.

Questa non è la prima volta che don Ambrogio finisce sotto i riflettori per le sue dichiarazioni. Spesso usa i social per commentare temi di attualità, come aveva fatto in passato con le sue posizioni sull’aborto e la musica presentata al Festival di Sanremo, generando reazioni altrettanto contrastanti. In generale, il sacerdote influencer sembrerebbe utilizzare un “linguaggio popolare” per avvicinarsi ai giovani; tuttavia, alcune espressioni hanno suscitato perplessità e accuse di essere fuori luogo.

La madre di Andrea Spezzacatena contro Don Mazzai

Teresa Manes, madre di Andrea Spezzacatena, ha espresso un duro giudizio su Don Ambrogio Mazzai, criticandolo per il sondaggio lanciato sui social riguardo all’albero di Natale fucsia. La donna, da anni impegnata nella lotta contro il bullismo dopo il tragico suicidio del figlio quindicenne nel 2012, ha definito inquietante il comportamento del sacerdote, accusandolo di calpestare il valore del rispetto.

Andrea, soprannominato “il ragazzo dai pantaloni rosa“, fu vittima di bullismo proprio per una scelta innocua e personale di stile, un tema che la madre continua a denunciare attraverso libri e interventi pubblici. Con l’uscita del film “Il ragazzo dai pantaloni rosa” e il riconoscimento di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana conferitole nel 2022, Teresa Manes è diventata una figura di riferimento nella sensibilizzazione contro ogni forma di pregiudizio.

Reazioni e polemiche dopo le parole del prete influencer

Con oltre 350mila follower su TikTok e 35mila su Instagram, don Ambrogio è uno dei sacerdoti più seguiti in Italia. Ordinato nel 2016, è noto per il suo approccio comunicativo diretto e il frequente utilizzo dei social media per coinvolgere il pubblico su temi religiosi e sociali.

Nel suo primo romanzo, “Poco più di un’estate”, pubblicato nel 2023, don Ambrogio ha raccontato una storia d’amore in una parrocchia di provincia, dimostrando la sua capacità di parlare ai giovani attraverso narrazioni contemporanee.

Il linguaggio che utilizza sui social, come nel caso del post sull’albero di Natale, tuttavia spesso divide l’opinione pubblica. Alcuni lo considerano un mezzo efficace per avvicinarsi ai giovani, mentre altri lo giudicano inadeguato al ruolo di guida spirituale. Intanto, l’albero resta al suo posto, testimone silenzioso di una discussione che sembra destinata a protrarsi ancora a lungo.