Pizza, la quantità giusta è stata svelata: spuntano le taglie
La pizza, uno dei piatti italiani più famosi al mondo, avrebbe le taglie e fino ad ora pare l'abbiamo mangiata sempre nel modo sbagliato
La pizza è un piatto italiano conosciuto in tutto il mondo che è considerato tra le prelibatezze della nostra cucina. Nel corso dei secoli la ricetta della pizza è cambiata e spesso si è adeguata agli usi e costumi dei territori in cui si è diffusa.
Un ultimo articolo del Corriere della Sera, però, ha affrontato anche la questione dimensioni della pizza, affermando che la pizza è come vestiti: ci sono le taglie ed è importante scegliere quella giusta.
Le “taglie” della pizza
La pizza italiana è un prodotto famoso in ogni parte del mondo tanto che l’arte dei pizzaioli napoletani nel dicembre 2017 è stata riconosciuta dall’UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Gli ingredienti usati per fare la pizza sono sempre molto discussi, soprattutto quelli usati all’estero dove si vedono pizze fatte con l’ananas o con il ketchup. Per questo a fine 2022 il Regolamento UE 2022/2312 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea L 307 ha dichiarato che può essere chiamata Pizza Napoletana solo quella conforme al disciplinare di produzione registrato con il marchio di Specialità Tradizionale Garantita (STG). Oltre che sugli ingredienti si è spesso discusso anche sulle dimensioni che la pizza dovrebbe avere e per questo un recente articolo del Corriere ha spiegato che dovrebbero esserci le taglie proprio come per i vestiti.
In genere, infatti, la base di una pizza pesa sui 300 grammi che è quasi tre volte tanto la quantità di pasta consigliata in un piatto secondo le Linee guida nutrizionali italiane. Si stima, infatti, che nella dieta di un individuo adulto sano un piatto di pasta debba essere all’incirca di 80 grammi.
Seguendo questo ragionamento la pizza che solitamente si mangia nelle pizzerie italiane è considerata una taglia “L”, ovvero una porzione per adolescenti in crescita o per sportivi. Una margherita di queste dimensioni, infatti, apporta all’incirca 815 calorie che sono quasi la metà delle 2000 calorie totali consigliate nella dieta di una donna moderatamente attiva di età compresa tra 26 e 50 anni.
Il suggerimento sarebbe quello di ridurre la quantità prendendo una taglia «Small» richiedendo la pizza baby o facendo a metà con qualcuno. Per coloro che vogliono continuare a gustarsi taglie più grandi il consiglio è quello di muoversi e passeggiare dopo aver mangiato la pizza, stare leggeri nei pasti successivi e praticare sport il giorno seguente.
Pizza e peso forma
Nonostante i prezzi delle pizze siano in continuo aumento, questo rimane uno dei piatti preferiti della cucina italiana. Come detto una pizza Margherita apporta all’incirca 850 calorie che naturalmente tendono a salire quando si tratta di pizze più elaborate o farcite. Per questo motivo dopo aver mangiato la pizza sarebbe meglio fare del movimento. Non è strano, inoltre, che il giorno dopo aver mangiato la pizza la bilancia possa segnare anche un chilo in più. Il fatto è dovuto alla ritenzione idrica connessa alla quantità di sodio presente nella pizza. La pizza che di solito mangiamo è una taglia “L” e ha mediamente 6-7 grammi di sale che può provocare molta ritenzione idrica e quindi aumento di peso. Gli alimenti ricchi di zuccheri e di sale, infatti, hanno anche molto di sodio che provoca il ristagno dei liquidi nei tessuti. Stando alle indicazioni raccomandate dall’Organizzazione mondiale della sanità, inoltre, la quantità di sale consigliata al giorno è di 5 grammi, ma ci sarebbero un sacco di alimenti tra cui la pizza che ne contengono molti di più.
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