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Paura lupi a Milano: nuovo avvistamento, cosa dicono gli esperti

A Milano nelle ultime settimane si sono susseguiti una serie di avvistamenti di lupi in zone abitate, ma gli esperti invitano a tenere la calma

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Martina Bressan

Martina Bressan

SEO copywriter e Web Content Editor

Appassionata di viaggi, di trail running e di yoga, ama scoprire nuovi posti e nuove culture. Curiosa, determinata e intraprendente adora leggere ma soprattutto scrivere.

Il lupo dopo un periodo di drastica diminuzione nel XX secolo, dovuto principalmente alla caccia, ha fatto un notevole ritorno negli ultimi anni. Questo grazie anche a delle politiche di protezione attuate. Questa situazione, però, preoccupa molti cittadini. Oggi, infatti, la sua presenza è documentata non solo nelle aree montuose e rurali, ma anche in prossimità dei centri urbani, segno di un adattamento sorprendente e di una ricerca continua di nuovi territori.​ Gli ultimi avvistamenti segnalati in zone abitate, ad esempio, sono avvenuti a Milano.

Nuovo avvistamento di lupi a Milano

Negli ultimi anni, si è assistito a un incremento degli avvistamenti di lupi anche nelle città. Non solo, nel mese di febbraio un branco di lupi è stato avvistato in spiaggia a Policoro, cittadina della Basilicata. Quello che preoccupa sempre di più la popolazione, quindi, è proprio l’avvistamento di lupi nelle zone abitate, cosa che è successa di recente anche a Milano. Nella sera di mercoledì 2 aprile alcune persone hanno segnalato la presenza di un esemplare di lupo nei pressi di piazza Abbiategrasso, vicino alla stazione della metropolitana. Un video diffuso sui social media mostra l’animale aggirarsi tra le strade, suscitando sorpresa ma soprattutto preoccupazione. Questo evento è avvenuto a breve distanza da altri due avvistamenti segnalati qualche settimana fa. Uno era accaduto a Rozzano mentre l’altro a Gaggiano, località situate a pochi chilometri dal capoluogo lombardo

Le dichiarazioni della Regione Lombardia

Secondo i dati forniti dalla Regione Lombardia, sul territorio regionale sono stati censiti almeno 21 branchi di lupi, per un totale di oltre cento esemplari. Di questi, otto branchi si trovano nell’Oltrepò Pavese, nove nelle aree alpine e quattro nelle zone di pianura. Nella zona del milanese non si registrano branchi stabili, ma la presenza di esemplari è ormai un dato confermato.

La Regione Lombardia, secondo quanto riportato da ‘La Repubblica’ ha tranquillizzato i cittadini dicendo che “non c’è nulla da temere”. Anche l’assessore regionale al territorio Gianluca Comazzi (Forza Italia) ha invitato alla calma: “I recenti avvistamenti non devono destare allarme. Questo splendido animale, dall’indole elusiva, non attacca gli esseri umani”. L’assessore regionale all’agricoltura Alessandro Beduschi (Fdi) ha ricordato che non vanno fatti gli stessi errori commessi con i cinghiali. Le sue parole sempre su ‘La Repubblica’: “Il lupo va ricondotto nei suoi habitat naturali evitando di ripetere gli errori già commessi con il cinghiale, la cui proliferazione incontrollata ha creato gravi problemi”.

Le parole degli esperti sulla presenza dei lupi

Gli esperti sottolineano che la presenza di lupi non deve generare troppo allarmismo. Alberto Ricci, colonnello dei carabinieri forestali e referente regionale sul tema, spiega che il lupo si sta diffondendo velocemente in tutta la nostra penisola alla ricerca di nuovi territori. A fine 2024, ad esempio, un branco di lupi era stato riprese dalle telecamere notturne mentre entrava nel cortile di una villa a Specchia, in provincia di Lecce. In quell’occasione i lupi avevano catturato un cane meticcio e lo avevano portato via nella notte.

Il professor Adriano Martinoli, che insegna Zoologia e conservazione della fauna nell’Università dell’Insubria parla di “convivenza pacifica” tra uomo e lupo. Le sue parole sempre riprese sempre da ‘La Repubblica’: “Questo è dato da una lunghissima storia di interazione con l’uomo: il lupo è stato il primo animale addomesticato, 16mila anni fa, molto prima della capra. Con gli esemplari in aumento è fondamentale una convivenza pacifica tra il lupo, tra chi lo vuole senza incontrarlo mai e chi invece ne subisce le conseguenze, come gli allevatori.