Paul Klee, alle origini dell'arte al MUDEC di Milano
Il pittore precursore del primitivismo in cento capolavori esposti
Il privitivismo con Paul Klee, assume una nuova conformazione, centrando il core della vita selvaggia e facendola coincidere con il suo studio dell’arte paleocristiana romana durante il suo viaggio in Italia nei primi del ‘900.
Con il patrocinio del Comune di Milano e del 24 ore Cultura-Gruppo, la mostra presenterà circa un centinaio di opere dell’artista, provenienti da collezioni private e musei sparsi in Europa. Sarà possibile visitare e conoscere il suo innovativo concetto di pittura per alcuni mesi: l’esposizione, infatti, sarà aperta al pubblico fino al tre marzo 2019.
Uno stile unico ed accattivante, un pennello dal tocco esperto, che riesce a rendere ogni tela un poliedrico insieme di colori.
Questa precisa arte pittorica nasce da una esperienza che ha portato l’artista a cercare in opere d’arte dal sapore primitivo, la deformazione, che gli ha permesso di infrangere le regole apprese durante la sua formazione a Monaco.
Klee può essere definito un anti-tradizionalista, un profondo conoscitore della storia dell’arte occidentale che gli permette, però, di creare ogni volta un diverso rapporto figurativo con le cose.
L’artista si è interessato sia alle caricature, sia all’arte sacra, collaborando con pittori del calibri di Kandinskij e Franz Marc, ma mantenendo una concezione personale sull’arte. Egli, infatti, ritiene che all’origine dell’arte stessa vi sia una popolazione storica e linguistica provvista di una comunanza di simboli e riti.
Contraddistinto da una voglia di superare le tradizioni, guardando l’arte bizantina e celtica, nutrendosi di storia e di antichità, fino a giungere allo studio di temi sul cosmo, che lo hanno portato a studiare la Creazione, Dio.
A partire dal 30 ottobre, quindi, sarà il Mudec di Milano ad ospitare questa rassegna inedita, contestualizzandola nell’Europa del diciannovesimo secolo.
Le opere presentate mostreranno tutta la vita e la carriera dell’artista, ripercorrendo tutti i passaggi che lo hanno portato verso una interiorizzazione del concetto di primitivismo.
Altri artisti, come Paul Gauguin, Picasso, Carrà e Modigliani sono considerati, come lui, precursori del primitivismo, perchè caratterizzati da spontaneità nella propria produzione, sia nella continua ricerca di cogliere il rapporto tra uomo e natura, sia per la ricerca espressiva sul colore.
La mostra, quindi, proporrà una vera e propria esposizione di capolavori a olio, incorniciandoli in una ambientazione classica, fatta di oggetti dell’antichità classica, manufatti del Museo Etnografico del Mudec, che renderanno suggestiva la visita e porteranno il visitatore a riallacciare la propria mente ad un passato immaginato e sognato.
POTREBBE INTERESSARTI
-
Nuovo caso scontrino a Milano: la denuncia di Jonathan Bazzi
-
Le migliori aziende dove lavorare per gli italiani: la classifica
-
Spiagge Bandiere Blu 2023: le new entry e le regioni più premiate
-
A Roma scatta l'allarme per la tartaruga azzannatrice
-
"Caso logo" al Ministero dell'Istruzione e del Merito: la nota
-
Non solo Mengoni: chi sono gli italiani all'Eurovision 2023
-
Carne di coccodrillo in vendita in Italia: quanto costa
-
L'Italia ha finito le risorse per il 2023: cos'è l'Overshoot Day
-
Quanto costano case e condominio nel Bosco Verticale a Milano