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Parco di Pinocchio, riapre dopo anni il cortile di Villa Garzoni

Dopo anni di chiusura riapre il cortile di Villa Garzoni nel Parco di Pinocchio: apertura prevista il 24 agosto 2021, il giorno del patrono San Bartolomeo

villa garzoni pinocchio

Al Parco di Collodi dedicato a Pinocchio, in provincia di Pistoia, torna accessibile il cortile di Villa Garzoni, l’edificio storico tanto caro a Carlo Collodi, all’anagrafe Carlo Lorenzini, autore del celebre romanzo per ragazzi “Le avventure di Pinocchio”.

Nella villa infatti lavorata la madre di Collodi, Angiolina Orzali, come cuoca e cameriera, e sempre qui vi ha conosciuto il futuro marito e padre di Collodi, Domenico Lorenzini. Il celebre scrittore è rimasto quindi sempre molto legato sia alla villa sia al cortile.

Con la recente acquisizione del complesso villa e giardino Garzoni da parte della Fondazione Nazionale Carlo Collodi, i luoghi legati a Carlo Collodi e a Pinocchio sono dunque tornati insieme in un unico percorso alla scoperta dello scrittore e del suo capolavoro letterario.

La riapertura era molto attesa, e il presidente della Fondazione Collodi, Pier Francesco Bernacchi, ha deciso di farla iniziare da un giorno simbolico per il paese di Collodi, quello che celebra il  patrono San Bartolomeo: il 24 agosto.

Il cortile torna visitabile insieme con il porticato interno, ampliando l’offerta artistico-architettonica del parco. E con la riapertura si potrà visitare anche la caratteristica Palazzina d’estate progettata da Filippo Juvarra (1678-1736), eccellente e rara espressione di architettura barocca in Toscana, e la cappella privata dei signori del “castello-villa” che ospitò pure Napoleone. L’ingresso al parterre del giardino e al percorso monumentale del parco di Pinocchio è gratuito dalle 18 alle 19 su prenotazione e muniti di green pass.

Villa Garzoni, la storia

Villa Garzoni, come spiega la Fondazione Carlo Collodi, è un monumento verde unico in Europa nel quale si trovano echi ed ispirazioni comuni con giardini come quello della Reggia di Caserta o quello di Wihlelmshohe a Kassel. Nella villa Collodi iniziò a scrivere il suo romanzo più famoso, dedicato al burattino di legno diventato bambino.

Lo storico Giardino Garzoni risale al ‘700, ed è giunto pressoché intatto fino a oggi. È un tutt’uno con la villa (in restauro, non visitabile) che lo affianca e in parte lo sovrasta. 

L’ultima discendente della famiglia Garzoni vendette la proprietà nella seconda metà degli anni ’20. Il complesso di villa e giardino, che si trovava in cattive condizioni sul finire del ‘900, è stato sapientemente recuperato dall’attuale proprietà, in collaborazione con la Fondazione Nazionale Carlo Collodi che ha in affidamento la gestione e la cura del giardino attraverso la sua controllata Sviluppo Turistico Collodi srl.