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Nutella confonde le Saline di Trapani e Marsala: il caso

La collezione Ti Amo Italia di Nutella presenta un errore: non sono le saline di Trapani quelle sui vasetti, ad accorgersene è un cittadino di Marsala

Saline di Marsala sul vasetto di Nutella

Uno dei prodotti italiani più amati al mondo stavolta ha commesso un errore: sui vasetti di Nutella compaiono le saline di Marsala definite come saline di Trapani. Distano pochi km in realtà ma è già stato chiesto a Ferrero di provvedere a correggere l’errore commesso.

L’errore di Nutella e Ferrero

I vasetti della Nutella sono da collezionare ma c’è una tipologia in particolare che ha attirato l’attenzione: tra i luoghi più belli d’Italia anche le suggestive saline di Marsala che sono state scambiate da Ferrero per quelle di Trapani. Le due location, entrambe stupende e suggestive, distano pochi chilometri l’una dall’altra e nonostante si tratti davvero di un errore perdonabile è stato chiesto a Nutella di provvedere alla correzione.

A segnalare l’incongruenza è stato un cittadino che ha segnalato il caso al sindaco di Marsala Massimo Grillo. Il primo cittadino si è preso l’incarico di contattare gli uffici della Ferrero chiedendo di cambiare la dicitura “Saline di Trapani” in “Saline di Marsala”. Le Saline di Marsala, nonostante l’errore, entrano nel cuore e nelle case degli italiani grazie al progetto “Ti Amo Italia”, una capsule in edizione limitata in cui sui vasetti compaiono le bellezze delle regioni italiane.

Non è la prima volta che il sindaco di Marsala deve intervenire per tutelare e promuovere il proprio territorio; qualche settimana fa il sindaco Grillo ha chiesto una rettifica al Ministro Franceschini che aveva localizzato Mozia a Trapani, l’errore avrebbe potuto penalizzare gli operatori marsalesi che non avrebbero potuto richiedere le agevolazioni previste dal Pon Nazionale Cultura Crea.

Alla scoperta delle saline di Marsala

Le Saline di Marsala, presenti sui vasetti di Nutella della collezione “Ti Amo Italia”, si trovano nella Riserva dello Stagnone e sono note per essere tra le saline più suggestive d’Italia. L’attività salinara è fortemente radicata in questa zona e sembra avere radici nel passato; qui infatti per ottenere il sale si usa ancora un antico metodo in cui l’acqua viene fatta evaporare per poter ricavare il sale marino.

I visitatori possono passeggiare tornando indietro nel tempo, ricordando che questo territorio era stato colonizzato già dai Fenici circa 3000 anni fa per poi essere conteso da Greci, Romani e Arabi per l’importanza della posizione negli scambi commerciali tra Oriente ed Occidente.