I nuraghi candidati come Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco
I nuraghi della Sardegna sono stati candidati alla lista del Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco: scopriamo insieme cosa sono e dove si trovano
In aggiunta al complesso archeologico di Su Nuraxi a Barumini, presto anche tutto il resto della civiltà nuragica della Sardegna potrebbe entrare nella lista dei siti riconosciuti Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.
L’istanza è stata depositata e illustrata dal Comitato Promotore Sardegna, con il sostegno di 200 Consigli comunali, della Assemblea regionale e il patrocinio della Regione Sardegna.
Allo stesso modo, è stato avviato anche l’iter per la candidatura della Scuola medica salernitana a entrare a far parte della lista dei siti ritenuti Patrimonio culturale immateriale dell’Unesco.
Ora, però, scopriamo meglio cosa sono i nuraghi.
Cosa sono i nuraghi e perché sono così importanti
I nuraghi sono storiche costruzioni in pietra a forma di cono senza punta, testimonianti l’antica civiltà ultramillenaria nuragica. Sono presenti con diversa concentrazione in tutta l’area della Sardegna, dove c’è anche l’albero più antico d’Italia. In totale si contano tra i 7 mila e gli 8 mila nuraghi in Sardegna.
Si pensa che furono costruiti nel II millennio a.C., tra il 1800 a.C. e il 1100 a.C.. Queste costruzioni rappresentavano, all’epoca, il centro della vita sociale della tribù composta da pastori e contadini e divisa in piccole comunità, che visse in Sardegna per circa 8 secoli.
Dove si trovano i nuraghi in Sardegna
Il già citato villaggio nuragico di Barumini, cresciuto attorno a un maestoso nuraghe centrale chiamato “Su Nuraxi”, è uno dei siti nuragici più importanti e meglio conservati della Sardegna.
A Cagliari, il capoluogo regionale, è visitabile il Museo archeologico nazionale, il più importante al mondo per quanto concerne la civiltà nuragica.
Nei pressi di Isili, paese che si affaccia sulla vallata del Sarcidano, è possibile ammirare diversi nuraghi, tra cui quello Is Paras, la cui volta è la più alta della Sardegna (quasi 12 metri). Qua ci sono anche le domus de janas (case delle fate o delle streghe), tombe neolitiche scavate nella roccia.
Laconi è invece il paese dei menhir, monoliti di varie dimensioni che, talvolta, appaiono finemente lavorati. A Sedilo si trova una delle più grandi necropoli ipogeiche presenti in Sardegna, cioè le Domus de Janas di Iloi, che conta al momento 34 tombe ritrovate. A Nuoro, infine, c’è il Museo della vita e delle tradizioni popolari sarde.
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