Milano, nuova vita per l'area Expo: diventa la città del futuro
L'area di Milano che ha ospitato Expo 2015 cambia volto, ma non missione. Sarà sede del Parco della Scienza, del Sapere e dell’Innovazione
Un laboratorio permanente lì dove Milano ha ospitato Expo 2015. 1 milione e 200 mila metri quadrati che accoglieranno più di 70mila persone. Un potenziale che contribuirà a creare una rete di contatti per generare contaminazione e incontri, così da favorire lo sviluppo di nuove idee al servizio dell’innovazione. L’area Expo cambia finalità, ma non la propria missione. È previsto lo sviluppo di un Parco della Scienza, del Sapere e dell’Innovazione che comprenderà uffici, centri di ricerca e sedi delle facoltà universitarie, ma anche spazi culturali e aree per l’agricoltura urbana il tutto collegato da veicoli a guida autonoma. All’interno del distretto ci si sposterà soltanto con le innovative automobili automatizzate, un segnale forte per aumentare l’efficienza della mobilità e ottimizzare così l’utilizzo delle autovetture che nei prossimi anni invaderanno le strade di tutto il mondo.
Lo skyline non sarà stravolto, non è prevista la costruzione di mastodontici grattacieli. Il progetto punta all’esaltazione dell’area senza l’attuazione di progetti ciclopici. Ci sarà, inoltre, un parco lungo oltre 1 chilometro e mezzo con almeno 3.000 alberi, corsi d’acqua e piste ciclabili, perché è ormai chiaro che non può esistere un nucleo urbano smart senza una folta area di vegetazione che possa ispirare serenità.
Spazi verdi e pieni di vita, dove l’innovazione trova terreno fertile e le idee possono maturare senza difficoltà. Il sogno tutt’altro che utopico si realizzerà molto presto, entro i prossimi 10 anni se i tempi verranno rispettati. A nord del Decumano, lì dove sono transitate milioni di persone per visitare gli aspetti più esaltanti del cibo di tutto il mondo, saranno collocati alcuni importanti poli pubblici come la facoltà scientifiche dell’Università Statale e il nuovo ospedale Galeazzi, ma anche lo Human Technopole, il grande centro di ricerca sostenuto dal governo che sorgerà in quella che è stata la sede del Padiglione tricolore.
A distanza di due anni dalla chiusura di Expo, il bando di gara per il rinnovo dell’area di Arexpo, la società a partecipazione pubblica proprietaria dei terreni, è stato vinto dalla dagli australiani di Lendlease. 671 i milioni di euro che la cordata verserà per la gestione della concessione di 99 anni. 2 i miliardi di euro di investimento previsti per realizzare tutte le opere previste dal mastodontico progetto.
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