Spunta un inedito ritratto di Leonardo Da Vinci? La scoperta
Un appassionato di Leonardo Da Vinci di Lecco ha formulato una curiosa ipotesi sull'opera "Studio di orecchio" conservata al Museo Louvre di Parigi
Un appassionato di arte lecchese potrebbe aver realizzato una nuova scoperta su Leonardo Da Vinci. Massimo Mazzoleni, avvocato con una grande passione per il genio toscano, stava visionando sul web lo “Studio di orecchio” conservato al Museo Louvre di Parigi (nella foto di copertina e qui sopra) quando la sua attenzione è stata catturata da uno specifico dettaglio che lo ha spinto a formulare una particolare ipotesi.
Leonardo Da Vinci: la testimonianza di Massimo Mazzoleni
L’avvocato Massimo Mazzoleni ha raccontato a ‘Lecco Notizie’ la sua ipotesi sulle opere di Leonardo Da Vinci: “Visionando per curiosità il disegno contenuto nell’archivio online del museo parigino, ha attirato la mia attenzione la traccia di un volto di un uomo che si intravede a malapena nel disegno stesso. Osservando con più attenzione non poteva non venirmi subito alla mente la fisionomia di Leonardo da Vinci così come la si identifica e la si ritiene nell’immaginario collettivo, ma anche da parte dei maggiori esperti vinciani, corrispondente a quella rappresentata nel famoso Autoritratto di Torino. Possibile che sul disegno catalogato sotto il titolo ‘Studio di orecchio’ sia raffigurato il volto di Leonardo? Se effettivamente venisse accertata dagli studiosi questa corrispondenza in somiglianza, il disegno potrebbe o dovrebbe rientrare, a pieno titolo quale nuovo tassello nella annosa e spinosa discussione circa le fattezze di Leonardo da Vinci”.
Leonardo Da Vinci: l’ipotesi degli esperti
La traccia presente nello “Studio di orecchio” conservato al Museo Louvre di Parigi è stata confrontata anche col “Cristo di Lecco“, Come riporta ‘Lecco Notizie’, Massimo Mazzoleni ha discusso dell’apparente somiglianza con alcuni amici studiosi (tra i quali Atila Soares da Costa Filho, Christopher Heath Brown), che hanno confermato la sua impressione e che, considerata la somiglianza di alcuni particolari degli occhi e della bocca, hanno ipotizzato che il Cristo di Lecco possa essere un ritratto da giovane (40-45 anni), quello “del Louvre” da adulto (50-55 anni) e quello di Torino (nella foto in basso) da anziano (60-65 anni).
In attesa che studi scientifici confermino questa ipotesi, per il momento la teoria emersa in queste ore a partire dal dettaglio notato dall’avvocato Massimo Mazzoleni rimane una suggestione che rende ancor più affascinante la produzione artistica di Leonardo Da Vinci.
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