Un granchio "alieno" è stato pescato nel mare di Genova
Un granchio indiano, anche detto granchio crocifisso, è stato trovato da un pescatore nel mare di Genova: si tratta di una specie "aliena"
Inconsueto ritrovamento davanti alle coste di Genova, in Liguria, dove un pescatore si è ritrovato all’interno del tramaglio per aragoste un granchio indiano, specie originaria dell’Indo-Pacifico.
Il ritrovamento è avvenuto nello specchio acqueo davanti alla Lanterna, simbolo di Genova, a circa 50 metri di profondità. A trovare il granchio un pescatore della Cooperativa Pescatori Boccadasse, che osservandolo ha subito capito che non si trattava di una specie autoctona e ha deciso di avvisare due esperti, i biologi Fulvio Garibaldi e Luca Lanteri del Laboratorio di Biologia della Pesca dell’Università di Genova.
Le analisi effettuate hanno confermato che si trattava di un granchio indiano o “Charybdis feriata”, chiamato dagli anglosassoni anche “granchio crocifisso” per il disegno che spicca sulla parte dorsale del carapace e ricorda appunto una croce. L’animale, ancora vivo al momento del ritrovamento, è stato portato all’Acquario di Genova per essere trasferito nelle vasche della struttura e osservarne i comportamenti, approfondendo anche gli accertamenti, ma dopo 5 giorni è morto.
L’identikit del granchio indiano
Il granchio indiano è una specie originaria della regione indo-pacifica occidentale tropicale e subtropicale. Il suo areale si estende dall’Africa orientale, dal Mar Rosso e dal Golfo Persico al Giappone, all’Indonesia e all’Australia. È raro in Australia, ma viene pescato regolarmente in India e in Vietnam. Vive in acque poco profonde, sia su fondali rocciosi sia sabbiosi. I maschi possono raggiungere 1 kg di peso, le femmine fino a 400 grammi.
La presenza del granchio indiano nel Mediterraneo non è comunque una novità, seppure gli avvistamenti siano rari. Quella di Genova è infatti la quarta segnalazione della presenza di questa specie nel Mediterraneo: la prima risale al 2004 in Spagna, in Catalogna, vicino a Barcellona; la seconda al 2015, quando è stato notato a Livorno, e la terza al 2017, quando un esemplare è strato trovato nuovamente in Spagna, vicino a Tarragona nel 2017.
Granchio indiano in Liguria: le ipotesi sull’arrivo
Come sia arrivato in Liguria ancora non è chiaro. L’ipotesi più probabile è che sia stato trasportato da una nave, anche alla luce dell’intensificazione dei traffici navali e della globalizzazione, ma per alcuni studiosi non si può escludere la presenza di una colonia di granchi indiani nel Mediterraneo, vista l’alta capacità di adattarsi ad acque anche più fredde e l’areale di distribuzione molto vasto, che arriva sino al Giappone.
Non è inoltre la prima volta che specie aliene vengono trovate nel Mediterraneo. Nel maggio del 2021, per esempio, a Porto Cesareo, nei pressi del Lido Tabu, una ha trovato un granchio blu. Anche in questo caso il ritrovamento ha confermato come l’aumento dei traffici navali e la globalizzazione abbiano un ruolo nello spostamento delle specie marine da un’ecosistema all’altro.
Il granchio azzurro, o granchio reale, è infatti una specie originaria delle coste atlantiche della sponda americana, ma negli ultimi anni la sua diffusione ha raggiunto anche il continente europeo proprio attraverso la stiva delle navi. I granchi azzurri sono però particolarmente voraci, e per questo sono ritenuti una minaccia per gli habitat marini delle nostre latitudini.
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