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Giornata del Panorama FAI 2020: 9 beni italiani da riscoprire

Domenica 13 settembre 2020 è il giorno della settima edizione della Giornata del Panorama FAI: per l'occasione è possibile riscoprire 9 beni italiani

Giornata del Panorama FAI: 9 beni italiani da riscoprire

Domenica 13 settembre 2020 è in programma la settima edizione della Giornata del Panorama. Il FAI (Fondo Ambiente Italiano) invita il pubblico a “guardarsi intorno” con più attenzione, per apprezzare con maggiore consapevolezza la bellezza dei paesaggi che si possono ammirare da 9 suoi Beni, in 7 regioni.

I 9 beni sono il Castello e Parco di Masino (in foto) a Caravino (provincia di Torino), Villa Flecchia e Collezione Enrico a Magnano (provincia di Biella), Podere Case Lovara a Punta Mesco, Levanto (provincia di La Spezia), Villa dei Vescovi a Luvigliano di Torreglia (provincia di Padova), Orto sul Colle dell’Infinito a Recanati (provincia di Macerata), Bosco di San Francesco ad Assisi (provincia di Perugia), Baia di Ieranto a Massa Lubrense (provincia di Napoli), Saline Conti Vecchi ad Assemini (provincia di Cagliari) e Batteria Militare Talmone a Punta Don Diego, Palau (provincia di Sassari), a cui si aggiunge l’Oasi Zegna a Trivero (provincia di Biella), importante progetto di valorizzazione ambientale e sociale voluto da Ermenegildo Zegna e patrocinato dal FAI.

La manifestazione è organizzata in collaborazione con Fondazione Zegna ed è dedicata ai panorami da osservare, conoscere ed esplorare a partire dai Beni del FAI. La Giornata del Panorama offre anche l’opportunità di focalizzare lo sguardo sui panorami all’interno dei Beni del FAI, che con i loro grandi spazi aperti, tra parchi, giardini e broli, rappresentano splendidi angoli di paesaggio storico conservato e valorizzato che hanno molto da raccontare.

Cos’è il Fai, Fondo Ambiente Italia

Il FAI (Fondo Ambiente Italiano) è nato dall’idea di Elena Croce, figlia del filosofo Benedetto, che spinse l’amica Giulia Maria Crespi a impegnarsi per creare in Italia una fondazione sul modello del National Trust britannico. L’idea divenne realtà nel 1975, grazie al sostegno di Renato Bazzoni, Alberto Predieri e Franco Russoli, con cui Giulia Maria Crespi, imprenditrice e decana degli ambientalisti, firmò l’atto costitutivo.

L’obiettivo del FAI è quello di salvaguardare, valorizzare e tutelare il patrimonio artistico e naturale italiano, tramite il restauro e l’apertura al pubblico dei beni ricevuti per donazione, eredità o comodato.

Il Fondo Ambiente Italiano conta più di 210 mila iscritti, oltre 500 aziende sostenitrici e ben 7.800 volontari, amanti della storia, dell’arte e del paesaggio italiano.