Delitti italiani, Avetrana: l'omicidio di Sarah Scazzi
L'omicidio della giovanissima Sarah Scazzi, avvenuto nel 2010, ha sconvolto l'opinione pubblica: ecco la drammatica storia del delitto di Avetrana
Comunemente chiamato delitto di Avetrana, l’omicidio della giovanissima Sarah Scazzi ha sconvolto l’opinione pubblica: dopo quasi un mese e mezzo dalla sua scomparsa, avvenuta nell’agosto 2010, il corpo della quindicenne è stato ritrovato in un pozzo di raccolta delle acque, a poca distanza dal piccolo borgo pugliese in provincia di Taranto. Le indagini hanno portato alla cattura degli assassini e alla loro reclusione.
Sarah Scazzi, l’omicidio avvenuto ad Avetrana
L’omicidio di Sarah Scazzi, avvenuto nel 2010, ha sconvolto il piccolo borgo di Avetrana (prov. di Taranto), dove la ragazza è letteralmente scomparsa nel nulla, dando il via ad un tam tam mediatico culminato solamente nel ritrovamento del suo corpo. Sarah, nata a Busto Arsizio nel 1995, viveva nel paesino – dove frequentava l’istituto alberghiero – assieme alla sua famiglia. Secondo numerose testimonianze, era una ragazza inquieta e aveva un rapporto travagliato con sua madre, Concetta Serrano Spagnolo.
Il 26 agosto 2010, Sarah (appena quindicenne) si è allontanata da casa nel primo pomeriggio per andare da sua cugina Sabrina Misseri, con la quale si sarebbe poi dovuta recare in spiaggia. Non vi è però mai arrivata, e la sua improvvisa scomparsa – assieme alle numerose chiamate senza risposta effettuate al cellulare – ha scatenato il panico in famiglia. La vicenda ha avuto enorme risonanza mediatica, con la madre e la cugina Sabrina che si sono rivolte spesso alla tv per lanciare drammatici appelli.
La ricerca di Sarah Scazzi è proseguita per un mese e mezzo, tra false piste e testimonianze che hanno costituito intralcio alle indagini – motivo per cui ci sono state diverse accuse in tribunale. Alla fine, grazie anche alla confessione di Michele Misseri (padre di Sabrina e zio di Sarah), il 6 ottobre 2010 è stato ritrovato il corpo della giovane, in un pozzo tra i campi che circondano Avetrana. La vicenda ha avuto però molti altri risvolti.
Le indagini e la condanna
Le indagini sulla scomparsa di Sarah Scazzi si sono rivelate sin da subito piuttosto complicate: visto il passato della ragazza, gli inquirenti si sono concentrati sull’ipotesi della fuga volontaria di casa, mentre la cugina Sabrina continuava ad insistere che potesse essersi trattato di un rapimento. Le ricerche hanno impiegato un mese e mezzo, senza giungere ad alcuna svolta. Fin quando, il 6 ottobre 2010, lo zio Michele Misseri ha confessato di aver ucciso sua nipote dopo un tentativo di stupro, rivelando anche il luogo in cui aveva occultato il cadavere.
La sua confessione è stata poi ritrattata più volte, quando dall’analisi del corpo di Sarah non sono emerse tracce di violenza sessuale. Alla fine, gli inquirenti sono giunti alla verità: l’omicidio è stato commesso dalla cugina Sabrina, con l’aiuto di sua madre Cosima Serrano, mentre Michele si è reso colpevole solamente dell’occultamento del cadavere e dell’inquinamento delle prove (avendo sottratto il cellulare della nipote).
Secondo la ricostruzione del delitto, Sabrina avrebbe ucciso sua cugina per gelosia: entrambe le ragazze sarebbero state innamorate di Ivano Russo, giovane cuoco di Avetrana. Quest’ultimo, dopo aver iniziato una relazione con Sabrina, avrebbe deciso di rompere per non rovinare l’amicizia che aveva instaurato con le due cugine. Per gli inquirenti, l’astio che la Misseri avrebbe covato per Sarah costituirebbe il vero movente dell’omicidio.
Sabrina e sua madre Cosima sono state condannate all’ergastolo per concorso in omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, mentre Michele Misseri è stato condannato ad 8 anni di reclusione per concorso in soppressione di cadavere. Le condanne sono state confermate sia in appello che in Cassazione. Michele, detenuto presso il carcere di Lecce, è stato rilasciato l’11 febbraio 2024 con più di un anno di anticipo, grazie ad alcuni sconti di pena.
Nel luglio 2024, è stato lanciato il trailer della nuova serie tv Disney+ riguardante l’omicidio di Sarah Scazzi, intitolata “Avetrana – Qui non è Hollywood”, in uscita il prossimo autunno. La docu-fiction diretta da Pippo Mezzapesa, basata sul libro “Sarah. La ragazza di Avetrana”, ripercorre le vicende di cronaca nera che hanno sconvolto l’Italia.
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