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L’università di Padova
Il ranking delle mega università statali, che registrano almeno 40mila studenti l'anno, vede un cambio ai vertici: la prima posizione va quest'anno all'università di Padova, grazie anche al punteggio di 89,5 ottenuto per le borse di studio, lo sviluppo dei servizi digitali, l'internazionalizzazione e l'occupabilità.
L’università di Bologna
Al secondo posto scivola invece l'Alma Mater Studiorum, la prestigiosa università di Bologna, che dopo 14 anni perde la prima posizione in classifica. Il punteggio complessivo è pari a 87,5.
L’università La Sapienza di Roma
Il podio dei mega atenei statali si chiude ancora una volta con l'università La Sapienza di Roma, che si aggiudica un punteggio totale di 84,3: le prime tre posizioni, dunque, continuano ad essere occupate da anni dalle principali istituzioni italiane.
L’università della Calabria
Ci sono poi alcune novità nel ranking dei grandi atenei statali, che accolgono tra i 20mila e i 40mila iscritti: quest'anno ad aggiudicarsi il primo posto è l'università della Calabria (con un punteggio totale di 92,2), che sale di ben due posizioni.
L’università di Pavia
A retrocedere in seconda posizione, dopo aver toccato la vetta della classifica, è invece l'università di Pavia: il prestigioso ateneo lombardo ottiene un punteggio complessivo pari a 89,5.
L’università di Perugia
Chiude il podio l'università di Perugia, che si aggiudica il terzo posto con un punteggio totale di 87,7. Molto bene il suo risultato per quanto riguarda la digitalizzazione dei servizi, campo in cui eccelle.
I medi atenei statali
La classifica dei medi atenei statali, che hanno un numero di iscritti compreso tra i 10mila e i 20mila, vede al primo posto l'università di Trento, che mantiene stabile il traguardo dello scorso anno. Il resto del podio si compone dell'università di Udine (secondo posto) e dell'università di Sassari (terzo posto).
I piccoli atenei statali
Tra i piccoli atenei statali (fino a 10mila iscritti), il podio non sembra variare granché. Il primo posto è stabilmente occupato dall'università di Camerino, cui seguono l'università della Tuscia al secondo posto e l'università di Macerata al terzo posto.
I politecnici italiani
Lo speciale ranking dedicato ai politecnici non mostra grandi sorprese: ancora una volta, la prima posizione spetta al politecnico di Milano, con un punteggio di 98,7. Secondo posto per il politecnico di Torino, mentre il podio si chiude con il politecnico di Bari.
Gli atenei privati
Infine, la classifica dedicata agli atenei non statali: tra le università private spicca al primo posto la Luiss (nella categoria dei "big"), mentre il ranking delle università medie è guidato dalla Lumsa di Roma e quello dei piccoli atenei dalla Libera Università di Bolzano.
Anche quest’anno, il Censis ha pubblicato la sua classifica delle migliori università italiane, analizzando oltre 960 indicatori per stilare il punteggio complessivo di ciascun ateneo. I dati che emergono sulla situazione dell’istruzione di grado superiore nel nostro Paese sono molto confortanti: rimangono pressoché stabili le immatricolazioni rispetto allo scorso anno, ma aumentano gli iscritti nelle regioni del Sud e nelle isole (+4,2%). Sono inoltre in crescita le studentesse, che si rivolgono non più solamente alle facoltà umanistiche, bensì anche a Medicina, alle Stem, ad Architettura, ad Ingegneria e ad Informatica.
Scopriamo adesso quali sono le migliori università d’Italia secondo la classifica Censis 2024-2025, suddivisa per dimensioni degli atenei.