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Il comune più povero in Italia è in Lombardia. Ma c'è un motivo

Secondo dati forniti dal Ministero dell'Economia e delle Finanze si trova in Lombardia il comune più povero d'Italia. ma c'è una spiegazione

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Cavargna è il comune più povero d'Italia

In Lombardia c’è il comune più povero d’Italia: a rivelarlo sono i dati forniti dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Il comune in questione è Cavargna, situato in provincia di Como.

Cavargna è il comune più povero d’Italia: la spiegazione

In base ai dati ministeriali, Cavargna è il comune con il reddito più basso di tutta la Penisola: nella località lombarda, infatti, nel 2020 sono stati dichiarati 6.525 euro dai suoi 100 contribuenti. Una cifra davvero irrisoria che però può essere spiegata così: quasi tutti i lavoratori di Cavargna esercitano le proprie attività in Svizzera e per questo motivo pagano le imposte alla Confederazione.

Gli stipendi dei frontalieri non vengono rilevati nella statistica del Ministero dell’Economia e delle Finanze. I dati ministeriali, infatti, si basano esclusivamente sui redditi dichiarati in Italia. Oltre a essere il comune più povero d’Italia, dichiarazioni dei redditi alla mano, Cavargna è anche il più alto di tutta la provincia di Como: il suo territorio è attraversato dal fiume Cuccio e l’origine degli insediamenti umani risale all’epoca preromana.

Come i centri della pieve di Porlezza, anche Cavargna inizialmente faceva parte della Riviera di Lecco. Nel 1786, quando la Lombardia austriaca venne divisa in province, pur rimanendo inserito nella stessa pieve, il comune di Cavargna fu aggregato alla provincia di Como. Un decreto napoleonico, successivamente, sancì l’accorpamento di Cavargna al comune di San Nazzaro: tale decisione venne poi abrogata con la Restaurazione.

Le regioni e i comuni più ricchi e più poveri in Italia

Se Cavargna è il comune con il reddito più basso in Italia, Como si trova al terzo posso nella classifica delle città che hanno subito la variazione negativa maggiore dal 2019 al 2020. Nel giro di un anno, il reddito medio è passato da 25.000 euro a 24.323 euro, facendo registrare una perdita pari al 2,7%. La stessa sorte è toccata ad altre città che basano la loro economia sul turismo come Venezia e Prato, rispettivamente al primo e al secondo posto davanti a Como. A Venezia, città dove entrerà in vigore il ticket di prenotazione, il calo registrato su base annuale è stato del 4,3%, mentre la flessione che ha riguardato Prato è del 2,77%.

Stando all’analisi condotta da Il Sole 24 Ore sui dati del Ministero dell’Economia e delle Finanze, la Lombardia si conferma la regione italiana con il reddito più elevato: le dichiarazioni dei redditi dei lavoratori lombardi arrivano a una media di 25.330 euro all’anno. Dal lato opposto della classifica troviamo la Calabria, dove il reddito medio è di 15.630 euro. Un dato che evidenza ulteriormente la forbice tra il Nord e il Sud nel nostro Paese.

Il calo registrato nelle regioni del Nord Italia, secondo l’analisi condotta da Il Sole 24 Ore, vale fino a circa dieci volte quello al Sud e alcuni comuni hanno visto addirittura crescere gli imponibili. Sempre in Lombardia si trova il comune più ricco d’Italia: si tratta di Basiglio, dove il reddito medio è pari a 44.683 euro all’anno. Il comune di Basiglio conta quasi 800.000 abitanti ed è situato nel territorio che fa parte della Città Metropolitana di Milano e comprende anche il quartiere residenziale di Milano 3.