Venezia "senza mare": completato il test del Mose. Le immagini
Venerdì 10 luglio è stato completato il primo storico test del Mose, l'impianto per la difesa della città di Venezia dal fenomeno dell'acqua alta
Quella di venerdì 10 luglio è stata una giornata storica per la città di Venezia: per la prima volta, infatti, la laguna è stata chiusa completamente al mare, con il sollevamento di tutte le 78 paratoie mobili nei quattro varchi del Mose.
A premere il pulsante per dare il via al test del Mose, impianto per la difesa dal fenomeno dell’acqua alta, non ancora finito al 100%, è stato il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Le dighe che si sono sollevate sono state quelle di Lido San Nicolò (con 20 paratoie), di Lido Treporti (con 21 barriere), di Chioggia (con 18) e di Malamocco (con 19).
Il premier Giuseppe Conte ha dichiarato: “Questo Mose va completato e dobbiamo fare in modo che il prossimo autunno-inverno ci sia uno strumento di salvaguardia. Siamo qui augurandoci che questa opera possa funzionare e rispondere all’obiettivo per cui è stata progettata”.
Ancora Conte: “Questa non è una cerimonia di inaugurazione, non siamo qui per una passerella ma per un test. È una poderosa opera che attende da anni il completamento. È nata tra tante polemiche per un obiettivo concreto per quanto visionario di salvaguardare Venezia dall’acqua alta. La manutenzione del Mose, che sarà gestito da struttura collegiale, sarà costosa e impegnativa dal punto di vista finanziario”.
Su Facebook, il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro ha scritto: “Ora è il tempo di essere pratici e concreti: solo con la tecnica e il lavoro di tante persone riusciremo a mettere in funzione il Mose e salvare Venezia”.
Durante il lockdown, le acque del canale di Venezia sono apparse limpidissime. Non solo: nel Canal Grande è stato avvistato un maxi polpo. Il fenomeno dell’acqua alta, però, è un problema che affligge da anni la città lagunare. Lo scorso 12 novembre Venezia ha dovuto fronteggiare una marea di 188 centimetri, la più alta mai registrata dopo quella disastrosa del 1966.
Secondo una recente ricerca, entro il 2100, a causa dell’effetto combinato di cambiamento climatico e abbassamento del suolo, il livello del mare nella laguna di Venezia potrebbe salire fino a raggiungere i 108 centimetri di altezza. Per il 2100, nelle condizioni peggiori, un’”acqua granda” potrebbe far innalzare il livello fino a quasi tre metri.
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