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Vacanze, caro prezzi in Italia: il nostro Paese è "maglia nera"

Cosa ci rivelano le previsioni per l'estate 2024? A fronte di un gran numero di turisti stranieri, l'Italia sarà "maglia nera" per il caro prezzi

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Giulia Sbaffi

Giulia Sbaffi

Web content writer

Web content writer appassionata di belle storie e di viaggi, scrive da quando ne ha memoria. Curiosa per natura, le piace tenersi informata su ciò che accade intorno a lei.

La stagione estiva è ormai alle porte e si parla già di vacanze: molti italiani – e altrettanti stranieri – si metteranno in viaggio per i ponti di fine aprile e inizio maggio, inaugurando così i mesi più caldi dell’anno. Quali sono le previsioni sul fronte turistico? I numeri sembrano entusiasmanti: l’indagine condotta da Demoskopika parla di un incremento nel flusso dei visitatori che arriveranno in Italia. Tuttavia, il nostro Paese si attesterà “maglia nera” per quanto riguarda il caro vacanze.

Estate 2024: le previsioni sul turismo in Italia

Il nuovo report Touism Forecast Summer 2024 condotto dall’istituto Demoskopika ci rivela le previsioni per l’estate in arrivo. Finalmente si torna a parlare di incremento dei flussi turistici, questi ultimi in crescita rispetto allo scorso anno. Le stime sono decisamente interessanti: sono attesi ben 65,8 milioni di arrivi (+2,1% rispetto al 2023) e oltre 266 milioni di presenza (+1,1%).

L’Italia continua ad essere uno tra i Paesi preferiti dai turisti internazionali: sono infatti previsti oltre 35,5 milioni di viaggiatori provenienti dall’estero, pari a poco più di metà del totale (ovvero il 54% dei vacanzieri). Un dato in crescita del 5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Anche sul fronte delle presenze estere c’è un aumento, questa volta pari al 2,2% rispetto al 2023: se ne dovrebbero registrare 135,5 milioni.

Per quanto riguarda la provenienza dei turisti che sceglieranno l’Italia per le vacanze estive, si stimano soprattutto presenze dalla Polonia, dagli Stati Uniti e dalla Repubblica Ceca, seguite poi dalla Germania, dalla Francia, dall’Austria, dal Regno Unito, dalla Spagna, dal Belgio e dai Paesi Bassi. Infine, la spesa turistica prevista per l’estate del 2024 è pari a 43 miliardi di euro, in crescita del 4% rispetto alla stagione scorsa.

Italia, “maglia nera” per l’inflazione turistica

C’è tuttavia un dato preoccupante: si tratta dell’inflazione turistica, che al momento si attesta tra le più basse in Europa. Il nostro Paese, almeno in base ai dati raccolti sino al mese di febbraio 2024, registra un tasso pari al 3,9% il terzo migliore nel continente. Lo superano solamente la Germania (2,9%) e la Francia (3,7%), mentre troviamo molto al di sotto Paesi come la Grecia (4,5%), la Spagna (5,5%), il Portogallo (5,6%), i Paesi Bassi (5,7%), la Svezia (5,7%), l’Austria (7,4%) e la Polonia (7,5%).

Le previsioni stimano però dei possibili rialzi, soprattutto nel settore dei trasporti. Il caro vacanze colpirà dunque l’Italia, andando ad erodere il vantaggio economico guadagnato fin qui da un tasso d’inflazione piuttosto ridotto. Se in generale i trasporti registrano un +8,2%, i voli aerei sono quelli che segnano l’inflazione più alta, pari al 15,5%. In particolare, si parla di un +19,2% per i voli nazionali e di un +7,3% per i voli internazionali.

“L’imminente stagione estiva si preannuncia promettente per il turismo italiano, con una crescita stimata sia degli arrivi che delle presenze. Nonostante l’Italia si collochi, inoltre, tra le destinazioni con il minore tasso di inflazione turistica, i costi crescenti in aree critiche come il trasporto aereo rischiano di assorbire quasi interamente i benefici di una maggiore spesa” – ha affermato Raffaele Rio, presidente di Demoskopika.

“In questa direzione, risulta quanto mai necessario adottare strategie non solo reattive, ma soprattutto proattive. Una programmazione istituzionale più consapevole permetterebbe al sistema turistico italiano di adattarsi rapidamente alle esigenze del mercato e alle aspettative dei viaggiatori, garantendo che il comparto non solo cresca in quantità ma anche in qualità”.