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Selfie dallo Spazio, scritta da record sulla spiaggia di Rimini

Sulla spiaggia di RImini è stata realizzata una maxi catena umana per formare le scritte Stop Climate Change e Stop War, riprese dallo Spazio

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La città di Rimini si prepara ad entrare nel Libro dei Record per la scritta umana più grande al mondo. L’evento, promosso dall’organizzazione ‘The Climate Route’, ha avuto luogo nella mattinata di sabato 26 marzo 2022 e ha raccolto migliaia di persone, che hanno voluto inviare tutte insieme due messaggi importanti.

Stop Climate Change: selfie da record a Rimini

Migliaia di persone si sono radunate nella mattinata di sabato 26 marzo a Rimini per dare vita a una gigantesca scritta sulla spiaggia: “Stop Climate Change” alla quale è stata poi aggiunta “Stop War“.

L’iniziativa è stata organizzata dell’associazione ‘The Climate Route’ che presenterà la candidatura al Guinness dei Primati. L’associazione, come riportato da ‘Ansa’, ha spiegato di aver voluto “accendere i riflettori su un tema attuale, importante per il futuro di tutti noi”.

L’associazione si è assicurata, anche grazie al supporto di Proteggiamo il fratino a Rimini e Riccione, che i bagni interessati dall’evento non fossero quelli scelti dai fratini di Rimini per deporre le uova.

La scritta lunga 500 metri, creata con una catena umana formata da persone stese sulla spiaggia adagiate lungo i bordi delle lettere riempite al centro con lenzuola bianche, è stata fotografata da un satellite, Pleiades Neo, a 620 chilometri dalla Terra, per un incredibile “selfie dallo spazio“. L’iniziativa è stata patrocinata dai Comuni di Rimini e Santarcangelo di Romagna.

Su ‘Facebook’, l’associazione ‘The Climate Route’ ha commentato così l’evento: “Insieme a migliaia di persone abbiamo formato due scritte ‘Stop Climate Change’ e ‘Stop War’. Emozioni indescrivibili. Ora ci godiamo un po’ di riposo e di mare e poi condividiamo con voi le emozioni e i racconti di chi c’era. Grazie a tuttə”.

Chi è The Climate Route e la sua missione

The Climate Route è nata dall’amicizia dei suoi 4 fondatori, Alberto, Andrea, Giorgio e Luca, che, consapevoli degli impatti ambientali determinati dai cambiamenti climatici e davanti al disastro ambientale verificatosi in Siberia nel 2020 (20mila metri cubi di gasolio riversati nel fiume Ambaranaya a causa dello scioglimento del permafrost), hanno deciso di avviare questo progetto allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica italiana sui cambiamenti climatici nell’Artico.

Il progetto di The Climate Rouge è finalizzato ad avvicinare il pubblico agli effetti dei cambiamenti climatici tramite una spedizione terrestre che raccolga il maggior numero di testimonianze, in modo così da incentivare l’opinione pubblica a comprendere l’estensione e la complessità della sfida climatica e richiedere un’azione più efficiente verso la tutela ambientale e la lotta ai cambiamenti climatici.

The Climate Route, si legge sul sito ufficiale, “vuole costruire un mondo dove sia garantita la giustizia climatica inter e intra generazionale attraverso il rispetto e la tutela di tutte le popolazioni e gli ecosistemi vulnerabili. Fondamentale è la riscoperta di un equilibrio armonico tra uomo e natura, con il fine ultimo di eliminare le disuguaglianze, della pace tra i popoli e della preservazione della bellezza”.

L’associazione ha annunciato che per l’estate 2022 è già in programma una spedizione terrestre di 18mila chilometri dall’Italia allo Stretto di Bering, allo scopo di documentare gli effetti dei cambiamenti climatici sui territori e le popolazioni.

 

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