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Rimini: riapre la sala cinematografica amata da Fellini

A Rimini riapre i battenti il Cinema Fulgor, la sala cinematografica in cui Federico Fellini vide il suo primo film. Una sala che, proprio grazie al celebre regista, divenne famosa in tutto il mondo.

Fu proprio per merito di Federico Fellini – l’indimenticato e indimenticabile regista italiano, considerato uno tra i più grandi registi della storia – che il Cinema Fulgor si guadagnò grande fama in tutto il mondo. Fu qui, in questa sala di Rimini, che – ancora ragazzo – vide le sue prime pellicole. E fu proprio questo luogo, a cui rese omaggio nel suo “Amarcord”. La “calda cloaca di ogni vizio”, lo definiva. Oggi, dopo un restauro lungo anni, il Fulgor ha riaperto i battenti. L’ha fatto lo scorso 20 gennaio, giorno in cui Fellini – scomparso nel 1993 – avrebbe compiuto 98 anni. Ed è, questo, il primo importante riconoscimento della città verso il suo illustre cittadino.

L’inaugurazione si è svolta alla presenza di Dario Franceschini, Ministro dei Beni e delle Attività Culturali, del Sindaco di Rimi Andrea Gnassi, dello scenografo tre volte Premio Oscar Dante Ferretti (che col regista realizzò sei film), della nipote Francesca Fabbri Fellini e di Sergio Rubini, l’attore da lui stesso scelto come suo alter ego in “Intervista”. Fino al 2012, l’anno in cui la ristrutturazione ebbe inizio, il Fulgor profumava del legno del suo pavimento, e del fumo di cui le pareti erano impregnate. Aveva plafoniere sul soffitto, e poltroncine di velluto color salmone. Il primo film che proiettò, nel 1914, fu “Histoire d’un Pierrot”, film muto di Baldassarre Negroni. La prima pellicola che vide Federico Fellini fu invece “Maciste all’inferno”: era il 1924, e lui aveva solamente quattro anni. Quando crebbe di un poco, fece un accordo col gestore dell’epoca, Carlo Massa: avrebbe potuto assistere alle proiezioni senza pagare, se avesse disegnato ritratti e caricature dei divi di Hollywood, e cartelloni pubblicitari.

La ristrutturazione, guidata dall’architetto Annio Matteini, ha dato vita ad un ambiente pieno di stucchi e di boiserie, coi dettagli dorati, i listoni d’ottone lungo le pareti e le volute di legno all’ingresso. La scenografia è di Dante Ferretti, e suoi sono gli omaggi alla vecchia Hollywood e al cinema americano degli anni Trenta e Quaranta. Il nuovo Fulgor, proprio in ragione della sua affascinante storia, non sarà solamente un cinema: sarà uno spazio aperto alle letture, ai dibattiti, alle retrospettive. Uno spazio che potrà essere frequentato da tutti, grazie anche all’impiego di specifiche tecnologie per sordi e ipovedenti. Saranno proiettati nuovi film, ma anche capolavori di Federico Fellini, di tutti quei registi che lo hanno influenzato e di chi – al contrario – ha subito la sua di influenza. Persino il New York Times, ha inserito il Fulgor tra le 52 mete da visitare nel 2018.