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Scandalo multe in Italia: perché molti stranieri non le pagano

Per quale motivo i tedeschi, gli austriaci e gli olandesi non pagano le multe che prendono per le violazioni del Codice della Strada in Italia

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Silvio Frantellizzi

Silvio Frantellizzi

Giornalista

Giornalista pubblicista. Da oltre dieci anni si occupa di informazione sul web, scrivendo di sport, attualità, cronaca, motori, spettacolo e videogame.

Multa stradale

I tedeschi, gli austriaci e gli olandesi non pagano le multe prese con le proprie auto in Italia: un vero e proprio caso che ha dato vita a non poche polemiche.

Perché tedeschi, austriaci e olandesi non pagano le multe stradali prese in Italia

Perché tedeschi, austriaci e olandesi non pagano le multe che ricevono nel nostro Paese? Questo succede in quanto la Germania, l’Austria e l’Olanda hanno bloccato la visibilità delle targhe delle vetture straniere che hanno violato il Codice della Strada in Italia, rendendo di fatto impossibile la notifica dei verbali all’estero da parte degli organi di Polizia nostrani.

Come si legge sul ‘Corriere della Sera’, la ragione del blocco della visibilità delle targhe, stando a quanto dichiarato dai tre Paesi coinvolti, sarebbe dovuto all’utilizzo improprio dei dati da parte di un’azienda italiana, di cui però il nome non è stato ancora fatto.

La situazione ha destato scalpore dando vita a una serie di polemiche: il tavolo aperto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti prevede l’imminente risoluzione del problema con le tre Nazioni interessate. Il MIT conta di risolvere la questione con la Germania entro la fine del mese di settembre, mentre per quanto riguarda l’Austria e l’Olanda bisognerà attendere ulteriormente.

A regolare lo scambio dei dati tra i Paesi dell’Unione Europea per le violazioni al Codice della Strada è il progetto Eucaris, un sistema automatizzato di interscambio che riguarda i veicoli circolanti negli Stati dell’UE.

Il progetto Eucaris

Le infrazioni che vengono commesse sulle strade italiane sono punibili anche all’estero in base alla Direttiva 2015/43 che prevede i Punti di Contatto Nazionali, cioè le seguenti 8 violazioni del Codice della Strada: eccesso di velocità; mancato uso della cintura di sicurezza; guida in stato di ebbrezza; guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti; passaggio con il semaforo rosso; mancato uso del casco; circolazione su corsia vietata; uso indebito di telefono cellulare o altri dispositivi.

Il progetto Eucaris è stato istituito nel 2016 ed è l’estensione dei primi accordi presi agli inizi degli anni Novanta da cinque Paesi europei – Belgio, Germania, Regno Unito, Lussemburgo e Olanda – per l’interscambio dei dati relative alle targhe dei veicoli e alle patenti.

Al momento fanno parte dell’Eucaris, oltre all’Italia, anche Belgio, Germania, Irlanda, Estonia, Regno Unito, Guernsey, Jersey, Isola di Man, Gibilterra, Ungheria, Islanda, Lussemburgo, Lituania, Lettonia, Irlanda del Nord, Olanda, Repubblica Ceca, Romania e Svezia.

L’avviso della Germania agli automobilisti

Stando a quanto riferito da ‘Ansa’, in Germania gli automobilisti sono stati avvisati dall’autorevole magazine ‘Auto Motor und Sport’ he l’Italia ha ripreso a emettere multe, in riferimento ai verbali per le sanzioni in cui sono incorse le auto con targhe tedesche, austriache e olandesi nel nostro Paese.

Il magazine ha segnalato che da oltre un anno le multe stradali provenienti dall’Italia non venivano applicate in Germania, Austria e Olanda perché i tre Paesi avevano bloccato l’accesso ai dati.

La senatrice Julia Unterberger, come riportato da ‘Agenparl’, per evidenziare le criticità del blocco allo scambio dei dati ha sottolineato in Senato che solo il comune di Merano, in provincia di Bolzano, ha raccolto negli ultimi tempi circa 4.000 multe non recapitabili, per un totale di 230.000 euro.