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Il lago di Como rischia l'"effetto Venezia": cosa sta succedendo

Il lago di Como e i suoi borghi sono stati presi di mira dagli investitori stranieri: il rischio è di replicare ciò che è accaduto a Venezia

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Il lago di Como è uno dei paesaggi naturali più amati dai turisti (italiani e stranieri): i suoi piccoli borghi attraggono ogni anno moltissimi visitatori, soprattutto durante la stagione più calda, ed è indubbio che proprio il turismo sia uno dei motori principali dell’economia locale. Eppure, il recente afflusso di investimenti esteri potrebbe comportare un pericolo per il tessuto sociale delle piccole realtà diffuse su tutto il territorio. Il rischio è di replicare quanto accaduto a Venezia, che negli anni si è trasformata in una “città-dormitorio” a discapito degli abitanti.

Effetto Venezia, di cosa si tratta

Il centro storico di Venezia è un vero gioiello: la città è tra le più visitate al mondo, ed è una rinomata meta turistica per viaggiatori provenienti soprattutto dall’estero. Nel corso degli anni, moltissimi investitori stranieri hanno fatto razzia di case e appartamenti per trasformarli in alloggi da affittare ai turisti. La diffusione di realtà alternative agli hotel e ai bed&breakfast ha permesso a imprenditori di tutto il mondo di entrare nel settore ricettivo con poco sforzo, sottraendo però spazio e possibilità ai residenti.

È  questo l’effetto Venezia che ora colpisce altre splendide località italiane. Come il lago di Como, uno degli scenari più suggestivi del nostro Paese, a due passi dalle montagne e circondato da splendidi borghi tutti da visitare. Sono molti i turisti che apprezzano il suo panorama meraviglioso, grazie anche alla spinta che la location ha avuto da quando George Clooney vi ha acquistato la sua (costosissima) villa. Da tempo, il Lario gode di un’economia fiorente dovuta proprio al turismo, che però ora rischia di mostrare il suo lato più negativo.

Il lago di Como a rischio: che succede

Dapprima, il fenomeno degli investitori stranieri ha toccato solamente il settore delle ville di lusso, che per la maggior parte sarebbe comunque rimasto fuori dalla portata dei residenti locali. Le più belle dimore storiche affacciate sul lago di Como – proprio come Villa Oleandra, da anni appartenente all’attore americano – finiscono sempre più spesso nelle mani di imprenditori esteri che le riportano al loro splendore originario, per poterle poi (nella maggior parte dei casi) affittare a turisti ricchi per le vacanze.

Ora, però, l’effetto Venezia rischia di travolgere anche i piccoli borghi: gli investitori continuano a mettere le mani su antiche abitazioni nei centri storici dei paesini sul lago di Como, trasformandole in case vacanza. Un esempio è proprio quello di Laglio, che in tempi recenti ha visto un radicale cambiamento nel suo tessuto sociale. “Abbiamo assistito al diffondersi del fenomeno casa vacanza che ha dapprima affiancato per numero i bed&breakfast per poi superarli di slancio, con ampio margine” – ha spiegato il sindaco Roberto Pozzi.

“Se da un lato questo fenomeno ha garantito l’aumento delle presenze di turisti italiani ed esteri con positiva ricaduta per il settore turistico. dall’altro non possiamo nasconderci che qualche problema, serio, può sorgere” – ha dichiarato il primo cittadino, esprimendo il suo timore che il paese si trasformi in un dormitorio di lusso per ricchi vacanzieri. A discapito degli abitanti e dell’intera economia locale, che non può permettersi di vivere solamente durante la stagione estiva.

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