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Imballaggi, addio all'insalata in busta in Italia? L'allarme

L'Italia potrebbe dire addio all'insalata in busta: Coldiretti lancia l'allarme alla luce del nuovo regolamento dell'Unione Europea sugli imballaggi

Insalata in busta a rischio

Nei supermercati italiani è a rischio l’insalata in busta: a lanciare l’allarme è Coldiretti in previsione di una proposta di regolamento dell’Unione Europea che impone restrizioni per gli imballaggi monouso di frutta e verdura.

Insalata in busta a rischio in Italia

La proposta, avanzata dal Parlamento Europeo e dal Consiglio dell’UE, deve ancora essere approvata definitivamente, ma mette a repentaglio tutta una serie di prodotti alimentari che quotidianamente si trovano sugli scaffali dei supermercati italiani ed europei.

Quella contestata da Coldiretti è la proposta che compare al punto 2 dell’allegato 5 all’interno del regolamento 2022/0396 che prevede delle restrizioni per gli imballaggi monouso per meno di 1,5 kg di frutta e verdura fresche, a meno che non sia dimostrata la necessità di evitare perdite di acqua o turgore, rischi microbiologici o urti.

Coldiretti, in occasione dell’evento Tuttofood andato in scena a Milano, eletta una delle migliori città europee dove investire in immobili nel 2023, ha lanciato l’allarme su regolamento dell’UE che mette a repentaglio prodotti alimentari come l’insalata in busta:

“Il nuovo regolamento sugli imballaggi dell’Unione Europea rischia di cancellare dagli scaffali dei supermercati l’insalata in busta, i cestini di fragole, le confezioni di pomodorini e le arance in rete ma anche le bottiglie magnum di vino con un effetto dirompente sulle abitudini di consumo degli italiani e sui bilanci delle aziende agroalimentari”.

La proposta di regolamento sugli imballaggi presentata dalla Commissione Europea, avvisa Coldiretti, “imporrebbe l’addio alle confezioni monouso per frutta e verdura di peso inferiore a 1,5 chilogrammi, giudicate superflue e considerate al pari delle piccole confezioni di shampoo usate negli hotel”.

Questa scelta, secondo Coldiretti, andrebbe ad aprire “una serie di problemi dal punto di vista igienico-sanitario, della conservazione e degli sprechi, che potrebbero aumentare, come potrebbero aumentare anche i costi per i consumatori e per i produttori”.

L’allarme di Coldiretti

La Coldiretti fa notare che il nuovo regolamento sulle confezioni monouso e sugli imballaggi andrebbe a colpire dei settori del Made in Italy tra i più esportati all’estero e chiede di “correggere l’attuale proposta, eliminando i divieti per il monouso di frutta e verdura sotto il peso di 1,5 chili e ricalibrando le misure per il settore vinicolo, al fine di non pregiudicare la qualità delle produzioni e la possibilità di scelta da parte dei consumatori”.

Anche il Codacons si è espressa in merito al regolamento sugli imballaggi monouso in attesa di approvazione da parte dell’Unione Europea. In una nota l’associazione ha bocciato le disposizioni sugli imballaggi, facendo notare che il provvedimento andrebbe a limitare anche alcune categorie di consumatori:

“Se da un lato è giusto ridurre gli imballaggi e limitare il loro peso sull’ambiente, dall’altro non trovare più nei supermercati italiani le confezioni monouso di insalata o di frutta danneggerebbe in particolare alcune categorie di consumatori, come i single o le coppie senza figli, cioè coloro che acquistano piccole quantità che consentono di gestire meglio la spesa settimanale e ridurre gli sprechi di cibo in casa”.

In una nota il Codacons avvisa inoltre che ci sarebbe “il rischio concreto di un incremento dei prezzi di frutta e verdura nei supermercati, venendo meno la concorrenza dei prodotti confezionati, con un danno economico per la generalità dei consumatori”.