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L’età media delle donne al parto
In Italia continua ad aumentare l'età media delle donne al momento del parto: il nostro Paese si attesta ormai a 32,5 anni, risultando quello con il dato più alto in tutta Europa. Al tempo stesso, cala il numero medio di figli per donna, oggi arrivato ad appena 1,20.
Il tasso di occupazione femminile
Uno dei problemi principali riguarda la possibilità di conciliare il lavoro con la famiglia: il numero di donne occupate di età compresa tra i 25 e i 54 anni è pari al 63,8%, ma scende drasticamente al 57,8% se si prendono in considerazione le donne che hanno due o più figli minori. La tendenza è esattamente opposta negli uomini, con l'83,7% di tasso di occupazione totale che sale al 91,6% per chi ha due o più figli minori. Mentre il 72,8% delle convalide delle dimissioni dei neogenitori riguarda le donne.
Bolzano
Quali sono le regioni più "mother friendly" d'Italia? Al primo posto si conferma la Provincia Autonoma di Bolzano, che vanta una delle cifre più alte per quanto riguarda l'Assegno Unico destinato alle famiglie, un maggior numero di figli per donne e il primato per quanto riguarda il tasso di soddisfazione delle madri.
L’Emilia Romagna
Al secondo posto troviamo ancora una volta l'Emilia Romagna, che mantiene la posizione guadagnata già lo scorso anno. Si tratta, in particolare, di un esempio virtuoso per quanto riguarda la disponibilità e il supporto economico alle famiglie in merito agli asili nido.
La Toscana
Terza posizione per la Toscana, che ne guadagna una e scavalca così la Valle d'Aosta. Quest'anno, si rivela una delle regioni con il più alto Mother's Index, che tiene in considerazione le condizioni socio-economiche delle donne che decidono di diventare madri.
Il Lazio
Tra gli esempi più virtuosi del 2023, inoltre, troviamo il Lazio: rispetto all'anno precedente, la regione guadagna ben cinque posizioni, passando dal 13esimo all'ottavo posto.
La Lombardia
Lo stesso vale per la Lombardia, che nel 2022 era proprio all'ottavo posto: nel nuovo report guadagna quattro posizioni, arrivando oggi ad occupare il quarto posto in classifica.
La Campania
E ora diamo un'occhiata all'altro lato della medaglia: le regioni meno virtuose per quanto riguarda la maternità. Al terz'ultimo posto c'è la Sicilia, stabile rispetto all'anno precedente.
La Sicilia
In penultima posizione spicca invece la Campania, che è la regione con la più bassa copertura per quanto riguarda gli asili nido in tutta Italia.
La Basilicata
Infine, all'ultimo posto c'è di nuovo la Basilicata, dove le condizioni socio-economiche delle donne continuano ad essere le più sfavorevoli d'Italia.
Mettere al mondo un figlio, in Italia, si rivela sempre più una scelta ardua per la maggior parte delle famiglie: secondo il nuovo report ‘Le Equilibriste – La maternità in Italia 2024’, stilato da Save the Children ed elaborato grazie ai dati raccolti dall’ISTAT, le madri devono affrontare moltissime difficoltà nel coniugare gli impegni familiari con quelli lavorativi. Tanto che il tasso di occupazione tra le donne che hanno uno o più figli continua a calare drasticamente.
La natalità in Italia è un punto dolente, con sempre meno figli per coppia: parte della responsabilità ricade su politiche sociali troppo deboli, ma anche su una disparità di genere che non accenna a diminuire con il passare degli anni. Il divario tra madri lavoratrici e padri lavoratori è ancora troppo grande, e non incentiva le donne alla maternità. Vediamo quali sono i dati emersi dal rapporto di Save the Children, le regioni più “virtuose” e quelle che invece hanno ancora molto su cui lavorare.