Un capolavoro di Botticelli va all'asta: il prezzo è super
Il 27 gennaio la casa d'aste Sotheby's batterà "L'uomo dei dolori", un ritratto del Cristo risorto di Sandro Botticelli: il prezzo base è da record
Uno degli ultimi grandi capolavori di Sandro Botticelli rimasti nelle mani di un privato va all’asta: il prossimo 27 gennaio la casa d’aste Stoheby’s batterà a New York, nell’ambito della Masters Week, “L’uomo dei dolori“, un ritratto di Cristo risorto.
Il prezzo super de “L’uomo dei dolori” di Botticelli
“L’uomo dei dolori” (“The Man of Sorrows”) è un’opera che il maestro rinascimentale fiorentino ha dipinto tra la fine del XV e l’inizio del XVI secolo, quando fu notevolmente influenzato dalle prediche di Savonarola adottando uno stile caratterizzato da simbolismo cristiano e spiritualità. I
l prezzo d’asta di partenza del dipinto è di oltre 40 milioni di dollari e viene venduto un anno dopo un’altra vendita record di un capolavoro di Botticelli: era il gennaio 2021 quando sempre Sotheby’s batteva alla cifra record di 92,2 milioni di dollari “Giovane che tiene in mano un tondello“, trasformandolo nel quadro degli “antichi maestri” più caro mai battuto all’asta.
Per l’Uomo dei dolori il prezzo di partenza è circa la metà, ma la stima è che raddoppi nel corso dell’asta e c’è la concreta possibilità che quello finale superi la cifra totalizzata per “Giovane che tiene in mano un tondello”. Non è un caso che Sotheby’s abbia scelto proprio l’immagine del quadro di Botticelli per presentare l’evento Masters Week, la settimana dedicata ai grandi maestri della pittura.
La storia de “L’uomo dei dolori”
“L’Uomo dei dolori” è comparso ed è stato registrato per la prima volta nella collezione di Adelaide Kemble Sartoris (1814-1879), nota cantante d’opera inglese che con il marito rappresentava quello che in epoca vittoriana poteva essere definito “jet-set”. Il dipinto restò nella famiglia passando ai discendenti sino ad arrivare a Lady Cunynghame, che lo vendette all’asta nel 1963 per 10.000 sterline, circa 28.000 dollari. Da allora è rimasto nella stessa collezione privata di cui Sotheby’s non ha reso noto il nome.
Sothebys’ ha dedicato una lunga introduzione all’Uomo dei dolori, raccontandone caratteristiche e particolarità. Nel dipinto Cristo indossa una veste cremisi plissettata ed è in posa frontale su uno sfondo cupo e scuro, a contrasto con altri capolavori più “gioiosi” del Botticelli come per esempio la “Nascita di Venere” e “La primavera” .
La figura a mezzo busto, quasi a grandezza naturale, riempie la composizione, i lunghi capelli ramati incorniciano il viso luminoso e modellato con sensibilità. Sulla testa una corona di spine e una delle caratteristiche più distintive del dipinto: l’aureola di angeli dipinti “en grisaille” che orbitano attorno alla testa del Cristo. La tecnica consiste nell’eseguire un’immagine in tonalità di grigio per creare l’illusione di una scultura. Gli angeli reggono gli strumenti della Passione di Cristo, che ha le braccia e i polsi strettamente legati e incrocia le mani davanti al petto mostrando le ferite della Crocifissione sulle mani e al fianco.
Le opere di Botticelli sono state recentemente al centro di una grande mostra che si è tenuta al Musée Jacquemart-André di Parigi, che si conclude il 24 gennaio. L’esposizione conta su una quarantina di opere dell’artista fiorentino, nato Alessandro di Mariano Filipepi, e ha l’obiettivo di ricostruire la carriera di Botticelli raccontano di pari passo i cambiamenti che attraversarono Firenze negli anni della sua vita e della sua carriera.
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