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Cannavacciuolo aprirà un nuovo ristorante a Ticciano, dove è nato

Lo chef partenopeo sembrerebbe interessato ad alcuni immobili nella frazione di Vico Equense, nella Penisola Sorrentina

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Antonino Cannavacciuolo potrebbe essere pronto per una nuova sfida: aprire un ristorante a Ticciano, la piccola frazione di Vico Equense in cui è nato. Per ora non c’è ancora un annuncio ufficiale, ma la notizia, riportata da Fanpage.it, starebbe circolando da giorni nel borgo di poco più di 600 anime della città della Penisola Sorrentina, incastonata tra il golfo di Napoli, i monti Lattari e il golfo di Salerno.

Cannavacciuolo sembrerebbe interessato a investire in alcuni immobili del posto che lo ha visto nascere, magari con l’intenzione di dar vita ad un nuovo punto di riferimento dell’eccellenza campana, che andrebbe così ad affiancarsi ad altri ristoranti stellati che hanno contribuito ad accrescere il prestigio della Costiera Sorrentina.

Tra questi, la Torre del Saracino a Vico Equense dello chef Gennaro Esposito, caro amico di Cannavacciuolo. I due chef partenopei, che si conoscono da quando erano piccoli, si sono incontrati durante la prova in esterna proprio a Vico Equense, nel quinto appuntamento di MasterChef 9.

“Dimenticare Ticciano, la piccola frazione di Vico Equense in cui sono nato, sarebbe dimenticare chi sono. Come fai a girare il mondo se non hai radici solide?”. Così Antonino Cannavacciuolo racconta sul suo sito web il legame indissolubile con la terra d’origine e la famiglia, che rappresentano le radici della sua cucina.

Dopo il successo internazionale raggiunto a Villa Crespi, a Orta San Giulio in Piemonte, e dopo aver aperto il “Laqua Charme & Boutique” a Meta di Sorrento, il protagonista del nuovo format culinario “Antonino Chef Academy” e di altri celebri cooking show desidera da tanto tornare nei luoghi che lo hanno visto muovere i primi passi in cucina, inseguendo il sogno di portare nei suoi piatti i profumi e i sapori della Campania.

Sul suo sito, Cannavacciuolo racconta che ciò che gli manca di più del posto in cui è cresciuto è proprio la sagra di Ticciano. “Da piccolo aspettavo il 29 settembre quasi quanto il Natale, il giorno in cui, in quella piccola frazione di Vico Equense in cui sono cresciuto, si festeggiava San Michele Arcangelo. Non scorderò mai il profumo della carne di capra alla ticcianese, il piatto simbolo di quella ricorrenza che ha accompagnato tutta la mia infanzia”.

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