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Alla scoperta dell’agrume calabrese più pregiato al mondo: il bergamotto

Sapevate che l'agrume più richiesto al mondo per le sue innumerevoli proprietà benefiche si produce in un fazzoletto di terra nel cuore della Locride?

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Frutto dalle straordinarie virtù benefiche, il bergamotto è l’”oro verde” della Calabria, conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo. È proprio in un piccolo fazzoletto di terra nel cuore della Locride, che si estende da Villa San Giovanni, sullo Stretto di Messina, a Siderno, che si concentra il 90% della produzione mondiale di questo agrume pregiato.
In circa 1.500 ettari di agrumeto si producono 200 mila chili di bergamotto all’anno, che poi verrà lavorato e spremuto per ottenerne l’essenza dalle altissime capacità antiossidanti, molto richiesta anche nel campo cosmetico. La coltivazione di questo frutto sul litorale di Reggio Calabria risale già al Settecento, e sempre qui, nell’Ottocento, è stata documentata la prima estrazione dell’olio essenziale di bergamotto.

L’origine del frutto, però, resta ignota: non è stato trovato allo stato spontaneo e si ritiene sia una forma sorta in coltura e probabilmente ibrida. Stando ad alcune teorie, proverrebbe dalla Cina, dalla Grecia o addirittura da Pergamo (l’antica Troia), mentre altri lo collocano nella città spagnola di Berga, dove sarebbe stato importato da Cristoforo Colombo di ritorno dalle Canarie. La sua coltivazione è strettamente limitata al solo circondario di Reggio, nell’estrema punta della Calabria, in un’area collinare a ridosso della costa marina.
Qui se ne coltivano tre varietà, che si distinguono per frutti e qualità dell’essenza: il “Femminello”, pianta più piccola con rami esili, i cui frutti sono quasi sempre perfettamente sferici e liscissimi, con buccia sottile e fortemente aromatica; il “Castagnaro”, una pianta più alta e più vigorosa con frutti meno sferici e alquanto rugosi; il “Fantastico”, arbusto rustico con foglie più grandi rispetto alle altre varietà e un frutto globoso con una buona resa in essenza. La fioritura comincia verso la fine di marzo e si protrae per tutto il mese di aprile, mentre la seconda fioritura va dalla fine di maggio a fine giugno.

Il valore di questo agrume richiesto in tutto il mondo ha avuto ripercussioni positive anche nell’economia locale, tanto che i produttori di bergamotto nella zona reggina sono cresciuti dell’11% e i loro redditi del 40%. Le aziende produttrici si concentrano soprattutto nei territori di Reggio Calabria (19,3%), Condofuri (19,7%), Brancaleone (7,7%), Melito Porto Salvo (8,5%), Bova marina (5,8%), per un totale di circa 1500 ettari coltivati.

I frutti del bergamotto hanno un sapore acre, ma l’uso principale che si fa di questo agrume dalle dimensioni di un’arancia è l’estrazione dalla sua buccia dell’essenza, richiesta per gli usi più disparati. Recentemente, se ne fa uso soprattutto per le sue proprietà curative. È stato infatti dimostrato che l’”oro verde” della Calabria fa bene al cuore e spesso viene consigliato dagli esperti per tenere sotto controllo il colesterolo in eccesso, contribuendo così a prevenire malattie cardiovascolari come ictus, aterosclerosi e l’infarto. Rimedio naturale dalle proprietà disinfettanti e antivirali, l’essenza di bergamotto avrebbe anche effetti benefici nel trattamento di stati ansiosi e come antidepressivo. In cucina, è utilizzato, soprattutto nell’arte dolciaria, come aromatizzante per caramelle, canditi, torroni, gelati, liquori e bibite.

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