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Siccità e acqua razionata in Sicilia: esplode la protesta

Crisi idrica in Sicilia, dove in alcuni Comuni l'acqua viene razionalizzata per le utenze domestiche anche una volta a settimana: cosa succede

Pubblicato:

Silvio Frantellizzi

Giornalista

Giornalista pubblicista. Da oltre dieci anni si occupa di informazione sul web, scrivendo di sport, attualità, cronaca, motori, spettacolo e videogame.

La Sicilia sta attraversando un momento molto delicato sul fronte idrico: una vera e propria emergenza in tanti comuni dell’isola, dove l’acqua viene razionata mediante cisterne che la portano nelle abitazioni in alcuni casi anche una sola volta a settimana.

La situazione è critica, soprattutto per via della siccità che ha ridotto le riserve idriche del territorio, e si teme per l’arrivo dell’estate che si annuncia avara di piogge.

Crisi idrica in Sicilia: cosa sta succedendo

La trasmissione ‘Tagadà’ di ‘La7’ ha affrontato il problema della scarsità di acqua in Sicilia, con un servizio dedicato a Mussomeli, comune del libero consorzio comunale di Caltanissetta. Nel servizio sono state mostrate le cisterne che portano l’acqua nelle abitazioni dei cittadini.

Il paese della provincia di Caltanissetta, ormai da diverse settimane, è costretto a fare i conti con il razionamento dell’acqua, così come tutta la Sicilia: una situazione che ha portato alle proteste della popolazione. Ai microfoni della trasmissione è intervenuto il sindaco di Mussomeli Giuseppe Catania che ha dichiarato:

“Il momento è ovviamente drammatico, noi nel 2023 e quest’anno abbiamo registrato un meno 30% di piovosità rispetto ai venti anni precedenti, quindi la carenza di pioggia da un lato e l’aumento delle temperature dall’altro, hanno fatto sì che l’invaso dal quale dipende Mussomeli abbia una quantità idrica che basta fino al mese di luglio”.

E ancora: “Le cause sono diverse, in primis la rete idrica che è un colabrodo ma lo è in tutta Italia, la media nazionale è del 37% di perdita di acqua a causa della rete idrica, nel Meridione la percentuale aumenta leggermente arrivando al 40/42%. Noi eravamo intervenuti insieme al gestore idrico negli scorsi mesi, abbassando il fabbisogno idrico da 30 litri al secondo a 18 litri al secondo, quindi eravamo pronti per andare con la distribuzione idrica sostanzialmente ogni 24 ore”.

Siccità e soluzioni: le parole del sindaco di Mussomeli

Il sindaco di Mussomeli ha raccontato che in questo periodo, anche per via della siccità che ha colpito la Sicilia, la distribuzione dell’acqua nelle abitazioni è diminuita:

“A causa della scarsa piovosità ci troviamo a dover distribuire ogni quattro giorni le utenze domestiche, ma chi soffre di più sono le aziende zootecniche che invece ricevono l’acqua solo ogni dieci o quindici giorni. Se guardiamo all’estate con una certa preoccupazione? Sì, è vero, ma al tempo stesso è vero che è entrato in campo il Governo della Regione Sicilia che ha messo a punto degli interventi a breve termine”.

Una delle soluzioni adottate per provare a risolvere la crisi idrica è l’accordo di interconnessione tra lo Stato e la Regione Sicilia, che prevede, tra l’altro, la riattivazione dei dissalatori di Gela e di Porto Empedocle sulla Costa del Mito:

“Intanto si stanno interconnettendo i vari invasi, in modo tale da riuscire a travasare l’acqua da altri invasi dove la capienza è maggiore – ha dichiarato Giuseppe Catania – in più è stato sottoscritto l’accordo di coesione che prevede la riattivazione dei dissalatori di Gela e di Porto Empedocle che daranno una grande mano d’aiuto in prospettiva rispetto a un problema che è critico da molto tempo.

“L’accordo di coesione – ha sottolineato il sindaco di Mussomeli – è un accordo che è stato sottoscritto tra lo Stato e la Regione Sicilia e serve a utilizzare le risorse messe a disposizione dallo Stato per recuperare quel gap infrastrutturale che la nostra Regione ha nei confronti di altre Regioni d’Italia”.

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