Abbazia di Pomposa, una perla a due passi dal Delta del Po
Dal campanile al museo, passando per gli affreschi: le meraviglia dell'abbazia nel comune di Codigoro, in provincia di Ferrara
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Abbazia di Pomposa: la storia
L'importante complesso religioso dell'Abbazia di Pomposa venne costruito per volontà dei monaci benedettini sull'Insula Pomposiana, piccola isola racchiusa fra il Po di Goro, di Volano e il mare. L'insediamento risale al VI-VII secolo, la prima cappella venne costruita in epoca longobarda dai monaci di San Colombano. La consacrazione dell'abbazia è datata 1026 dall'abate Guido.
Abbazia di Pomposa: il Campanile
Il Campanile dell'Abbazia di Pomposa si trova a lato della Chiesa. Alto ben 48 metri, è stato eretto nel 1063 dall'architetto Deusdedit che volle essere ricordato sulla parete occidentale. Nel paramento in mattoni, rossi e gialli, sono conservati inserti di bacini ceramici molto rari, provenienti da diversi paesi del Mediterraneo. Il campanile è diviso in nove moduli, ciascuno dei quali presenta finestre sempre più larghe e numerose che donano alla struttura un particolare slancio verso l'alto, sottolineato ulteriormente dall'apertura a cuspide.
Abbazia di Pomposa: il nartece
Alla struttura originaria dell'VIII secolo, venne aggiunto in seguito il nartece, caratterizzato da tre grandi arcate. L'artefice dell'opera fu il maestro Mazulo, ricordato da una piccola lapide sulla facciata a destra della terza arcata. L'architettura del nartece, all'esterno, è un capolavoro di decorazione orientale, con raffinati fregi in terracotta che percorrono il muro di mattoni. Alle sculture in tufo si alternano le maioliche e due transenne circolari che raffigurano magiari intenti a mangiare i frutti dell'albero della vita.
Abbazia di Pomposa: Chiesa di Santa Maria
La struttura della Chiesa di Santa Maria, che si raggiunge superato il nartece, è tipicamente ravennate: l'abside maggiore è semicircolare e diviene poligonale all'esterno. Le colonne con capitelli romani e bizantini sorreggono le tre navate che dividono la chiesa. Suggestivi gli affreschi di Vitale da Bologna nell'aspide centrale che raffigurano Cristo in maestà con angeli e santi, Evangelisti con i rispettivi simboli, le Storie di Sant'Eustachio e i Dottori della Chiesa.
Abbazia di Pomposa: il Monastero
Il monastero, con la sua altezza, sovrasta la chiesa: fu sopraelevato nel XIV secolo per rispondere all'esigenza dell'aumento dei benedettini residenti. Il primo piano era riservato al dormitorio dei religiosi e all'abitazione dell'abate, mentre il piano terreno ospita la sala capitolare, ornata da affreschi di un diretto scolaro di Giotto, risalenti al XIV secolo. Sulle pareti sono raffigurati San Benedetto e i profeti, San Guido e la Crocefissione. Il refettorio, invece, ha un ciclo di affreschi attribuito al Maestro di Tolentino.
Abbazia di Pomposa: Museo Pomposiano
L'Abbazia di Pomposa, nella parte che in passato fungeva da dormitorio del monastero, ospita oggi il Museo Pomposiano. Al suo interno sono esposti cimeli che provengono dai lavori di restauro di di scavo come iscrizioni e marmi risalenti ai primitivi arredi della chiesa. Visitando il museo si possono ammirare anche antiche maioliche e reperti archeologici di vari tipi, così come affreschi staccati.
A due passi dal Delta del Po, con il suo svettante campanile, appare improvvisa l’Abbazia di Pomposa, una vera e propria perla dell’antichità, piena di fascino e storia, situata nel comune di Codigoro, in provincia di Ferrara. Al suo interno ospita un ciclo di meravigliosi affreschi di ispirazione giottesca, il bellissimo pavimento a mosaico con intarsi di marmi e un nartece con maioliche e sculture in tufo.