Il Wall Street Journal riscopre i tesori dell’Antica Roma
Un articolo pubblicato sul Wall Street Journal condivide quali sono alcuni luoghi meno conosciuti ma comunque molto affascinanti dell’antica Roma
Roma è una città dalla storia millenaria che conserva siti di grande interesse storico e archeologico che tutto il mondo conosce. Oltre al Colosseo, ai Fori imperiali e alla Bocca della verità, però, ci sono molto altri siti che meritano di essere scoperti. Il giornalista del Wall Street Journal, Tony Perrottet, ha pubblicato un articolo con alcuni luoghi poco noti ma lo stesso molto affascinante.
I siti storici meno noti di Roma
“A Locals’ Guide to Rome’s Crowd-Free Ancient Sites” è il titolo dell’articolo che il Wall Street Journal ha pubblicato su Roma. Nello specifico il giornalista Tony Perrottet ha voluto condividere una guida ai siti storici meno affollati di Roma. Il giornalista racconta di aver fatto molti viaggi a Roma per piacere ma per fare ricerche storiche e giornalistiche. Si è così chiesto molte volte se i siti da visitare nella”città eterna” potessero mai terminare. Per questo ha deciso di chiedere a tre “local guides” ovvero tre guide esperte locali di portarlo a scoprire siti meno noti e conosciuti. In questo modo Perrottet ha scoperto luoghi di grande importanza storica e di grande interesse che sono però fuori le rotte turistiche meno battute.
L’Appia antica
Nota come “Regina Viarum”, ovvero la regina delle strade, l’Appia Antica era una delle strade principali dell’antica Roma. Questa collegava Roma a Brindisi, che era un importante porto per le rotte commerciali romane. Nello specifico la via aveva inizio a Porta Capena, vicino al Circo Massimo, per proseguire verso sud e raggiungere prima Capua e poi Brindisi.
La strada è stata costruita tra il IV e il III secolo a.C. per volere del censore Appio Claudio Cieco (Appius Claudius Caecus) importante esponente della gens Claudia. È ritenuta una delle più importanti opere di ingegneria del mondo antico. Gli scavi nella zona sono ancora in corso e come afferma il Wall Street Journal ci sono state diverse scoperte negli ultimi anni.
Ad esempio al chilometro 5 della Via, presso Villa dei Quintili, è stata scoperta una cantina per la produzione dei vino. L’edificio è stato di proprietà prima dei fratelli Quintili e poi dell’imperatore Commodo. Al suo interno, spiega il giornalista, era presente un avanzato meccanismo per la produzione del vino che andava dalla fase della pigiatura fino a quella della mescita.
Lo stadio di Domiziano
Altro luogo poco noto nel centro di Roma che il giornalista del Wall Street Journal ha conosciuto tramite una guida locale è lo stadio di Domiziano. L’Imperatore Domiziano (24 ottobre 51 – 18 settembre 96 d.C.) ha lasciato importanti tracce del suo dominio in tutta la città. In particolare, ha costruito a Roma monumenti e impianti destinati agli spettacoli e alle attività sportive. A lui si deve il completamento del Colosseo e delle Terme Imperiali ma anche la costruzione dello Stadio a lui dedicato. I resti di questo si trovano ora sotto piazza Navona, una delle piazze principali della capitale. La piazza, infatti, è stata costruita con la forma allungata proprio per ricalcare la forma dello stadio sottostante.
Quello di Domiziano è il primo esempio di Stadio in muratura dell’antica Roma costruito per ospitare gare di atletica. Domiziano, infatti, era un amante delle competizioni olimpioniche greche. La pista in cui si svolgevano le gare di corsa era lunga uno stadio, unità di misura corrispondente a 600 piedi e da questo deriva il nome “stadio di Domiziano”. Il giornalista americano racconta come la maggior parte dei turisti non sappia nemmeno dell’esistenza di questo sito storico di grande fascino e importanza.