Nasce il vino all'ombra del Colosseo: primo brindisi nel 2025
All'ombra del Colosseo a Roma, in un vigneto sul Colle Palatino, sta per nascere un nuovo vino: le sue prime bottiglie sono in arrivo nel 2025
Il primo brindisi con un calice del vino nato all’ombra del Colosseo, da un vigneto realizzato sul Colle Palatino a Roma, si potrà fare nel 2025. L’annuncio è arrivato dal management dell’azienda vitivinicola Cincinnato di Cori (in provincia di Latina), partner tecnico del progetto attraverso un contratto di sponsorizzazione, che ha realizzato il vigneto nell’area “Vigna Barberini“, messo a dimora nel mese di aprile 2021 con le barbatelle della varietà Bellone.
Vino all’ombra del Colosseo: il progetto
Il progetto del nascente vino all’ombra del Colosseo mira a completare la celebrazione del valore culturale ed etico del lavoro della terra e il suo antichissimo legame ambientale e storico con l’area del Parco Archeologico del Colosseo.
La “Vigna Barbernini” prende il nome dalla famiglia romana che, nel XVII secolo, deteneva la proprietà dell’area. All’interno sono presenti diverse piante da frutto, come per esempio il “ficus ruminalis“, che è legato alle origini di Roma.
Nazzareno Milita, presidente dell’azienda vitivinicola Cincinnato, ha dichiarato: “La possibilità di partecipare a un progetto così importante come quello portato avanti dal Parco Archeologico del Colosseo ci ha riempiti di entusiasmo. Per noi coltivare Bellone sul Palatino significa contribuire a produrre non solo vino, per quanto ci impegneremo a fare anche quello e al meglio delle nostre possibilità, ma soprattutto cultura. Siamo abituati da sempre a parlare dell’importanza della vite nella storia italiana fin dall’epoca romana; ecco da oggi non solo se ne potrà parlare ma la si potrà anche toccare con mano, vedendo i germogli e i grappoli dorati arrivare a maturazione in un contesto unico e di una bellezza inarrivabile. Proprio nel cuore della Città Eterna”.
Milita ha aggiunto: “Ci piace pensare che tramite un piccolo vigneto milioni di visitatori di ogni parte del mondo torneranno a casa avendo visto con i loro occhi perché l’Italia è così intimamente legata alla produzione di vino. Un legame che la leggenda fa risalire ai legionari romani che portavano, insieme alle armi, anche barbatelle, diffondendo così la cultura della vite in Europa e da lì al resto del mondo”.
Giovanna Trisorio, responsabile marketing di Cincinnato, ha spiegato: “Il lavoro sarà svolto manualmente per impattare il meno possibile sull’area. I pali di sostegno sono in castagno, la produzione sarà in regime biologico e non è previsto nessun sistema di irrigazione. Un impianto simile a quelli di inizio Novecento, pensato soprattutto per fare cultura ed educare”.
Alfonsina Russo, direttrice del Parco Archeologico del Colosseo, ha definito l’operazione “etica”. Il progetto, ha aggiunto, “darà il ‘la’ a laboratori, visite, degustazioni rivolti al pubblico che visita il parco”.